L'inverno non è ancora finito. Mentre in valle piove da una settimana in montagna nevica.

Oggi il mio club organizzava i Campionati Italiani di Gran Fondo di sci di fondo a Passo Coe.

Un freddo, una nevicata e una noia. Sarò sincera come cerco di esserlo sempre, e vi dico che a volte ad aiutare il giorno delle gare mi rompo :-). Cioè, non ho problemi a lavorare e dare una mano, il problema è stare lì senza aver niente da fare. Credo sia una questione di carattere, vedo che molti non hanno questo problema o forse sono più bravi di me a gestirlo. Stanno lì, chiacchierano, fanno passare il tempo.

Sapete quelle scene in cui cinque persone reggono uno striscione ed altre quattro sono lì intorno a "discutere" su come attaccarlo quando sarebbero bastate due persone, tiè tre persone al massimo? Ecco guardo queste scene e penso se magari sia il caso di unirmi a loro ed essere la decima persona a dare una mano ad attaccare uno striscione. Se debba mostrarmi interessata a come verrà attaccato lo striscione, se è lì che devo dare una mano dal momento che non mi era stato attribuito nessun compito. Ma resto lontano dal gruppo e penso cavolo! Potevo fare altro invece che buttare il mio tempo così. Oltre alla salute la seconda cosa più importante che uno "possiede" è il tempo!

Uno, due giorni prima arriva un messaggio dove chiedono giustamente chi può dare una mano perché le gare che organizziamo portano "guadagni" che sono linfa vitale per il club. Ed io (noi) posso quasi sempre dare una mano, come detto non ho nessun problema a lavorare ma quando poi ti alzi prima delle 6, parti alle 6.45, arrivi a Passo Coe e scopri che lì era già pieno di mani che potevano aiutare e che in realtà delle mie (nostre) non ce ne era proprio bisogno, resto calma una due ore ma poi complice il freddo e la noia inizia a girarmi un po' tutto.

Mamma mia oggi ad un certo punto mi sembrava di impazzire. Poi mentre valuto dove andare a sbattere la testa mi accorgo che ero ferma come un palo proprio nel posto dove avevano deciso di fare il ristoro e così do una preziosa mano ad aprire il gazebo e decido di rimanere sotto quel gazebo, al ristoro, per dare un senso alla mia presenza. La prima partenza (foto sopra) era alle 9.30 e i primi arrivi al ristoro erano dopo un'altra e più ora. Finalmente dopo tre ore da quando ero arrivata, ormai congelata, inizio a distribuire il tè e fare la simpaticona con tutti. Tutto cambia quando si ha qualcosa da fare, almeno così è per me :-).

Per le 15 sono di nuovo a casa, cerco di scongelarmi e ci metto quattro ore, dormo un pochino e cerco di dimenticare questa giornata. E prima di andare a letto passo qui sul blog per sfogarmi :-).