Io questa pasta fillo non l'avevo mai usata anche perché non la conoscevo. Ma come è possibile?

Sono ricominciate le gare e le trasferte di più giorni e di mangiare panini o insalate di pasta ci siamo stufati ormai da un bel po' per cui cerco sempre altre "soluzioni" per un pranzo, una merenda, una colazione.

I miei pezzi forti, quelli che faccio con più frequenza quando devo portare con noi qualcosa da mangiare sono la torta salata di zucchine ed i medaglioni tonno e patate. Entrambi li faccio il giorno prima e rimangono morbidi e succosi per più giorni! Sono sempre un successo!

Faccio anche i medaglioni con il merluzzo ma ancora non vi ho messo la ricetta. Poi di dolce a Comacchio per esempio ho portato il pane alle banane e dei biscottini da una nuova ricetta della mia amica Maria :-).

Questi fagottini invece li avevo fatti due settimane fa quando siamo andati in Slovenia per la gara di corsa orientamento Lipica Open 2024, di cui ancora non vi ho raccontato...ho troppo da raccontare e fare :-)!

Così comodi da preparare che la pasta fillo l'ho comprata già pronta. Poi avevo della verza e delle carote in frigorifero che ho passato in padella insieme ad un po' di cipolla, salato, pepato e fatto cuocere.

Una volta pronto il ripieno ho messo doppio ogni foglio di pasta fillo bagnandolo con delle gocce d'acqua. Posto il ripieno, chiuso la pasta fillo a "cuscino" e poi bagnato con acqua la superficie del fagottino. Ho letto che si può anche spennellare con burro fuso o uovo. Ho poi infornato nel forno preriscaldato a 175 gradi per 10-12 minuti.

La verità è che li ho già rifatti un'altra volta con del ripieno di radicchio e scamorza. E poi ne ho fatti altri dolci con ripieno di mele cotte con cannella! E viste le mele vinte a Comacchio credo che ne farò altri alle mele, SLURP!

Questa volta le gare di corsa orientamento ci hanno portato a Comacchio! Ecco qui sotto il famoso Ponte dei Trepponti!

Sabato e domenica appena passati è stata la volta della prima e seconda tappa di Coppa Italia Sprint. La mia ombra in gara :-).

Tutte e due i giorni il ritrovo e l'arrivo erano nel cortile del Palazzo Bellini.

Come vi ho già spiegato altre volte, prima della gara non si possono visitare i "luoghi" della gara e dopo spesso diventa impossibile perché andando con il club c'è sempre chi vuole tornare "di corsa" a casa. E così abbiamo visto poco anche se un giretto veloce la domenica prima delle premiazioni siamo riusciti a farlo ed io come al solito ho scattato foto a caso :-).

Giusto, la premiazione! Tutti e due i giorni sono finita sul gradino più alto del podio

e lo stesso ha fatto il mio bello

E qui le foto dei premi per non dimenticarli :-). Prodotti tipici locali, un po' di piadine, un po' di sughi, crauti fermentati e l'aglio nero di Voghera

e prodotti classici dei pacchi gara,

un bel po' di mele, frutta secca e bibite :-).

Buongiooorno ragazzi! Sono via per due gare sprint di corsa orientamento e prima di rientrare in Valsugana e cambiare di nuovo tutto vi mostro cosa ho sopra la libreria :-).

Proprio come fuori il garage anche sopra la libreria le cose sono cambiate dopo Natale, ormai una marea di tempo fa :-).

Come vedete dopo aver tolto i colori natalizi tutto è diventato più verde, grigio e marrone.

Ci sono ancora le pigne, nel vasetto bianco e nella bottiglia, però quest'ultima ha cambiato nastrini, uno avana e uno marrone. L'alberello di Natale con i fili di lana è stato sostituito da una composizione "di natura morta" :-).

La spina christi e i miei due pothos, se vi ricordate li ho autoprodotti, resistono e crescono.

Lo gnometto è ancora là ma ha perso la pallina rossa che aveva sul cappello e l'elefante comprato in un nostro viaggio in India fatto tanti anni fa ha preso il posto del Babbo Natale.

Ma ormai è arrivata la primavera e devo cambiare un po' di cose, ci vogliono colori allegri :-). Appena torno mi metto all'opera!

Mamma mia ragazzi che caldo!

Oggi siamo andati a fare una camminata. Quest'inverno non ne abbiamo fatta nessuna ma ora è tempo di rimediare! Qualcosa di semplice perché la stagione delle gare di Corsa Orientamento è già cominciata ed ogni fine settimana siamo in movimento!

Partiti dal paesino di Olle siamo saliti seguendo una vecchia carta di orientamento e quello che volevamo fare era un giro ad anello intorno al "montarozzo" che vedete in foto :-).

Il sentiero segnato in carta sembra nella realtà poco frequentato e difficile da seguire tanto che ci troviamo ad arrampicarci un po' a caso per canaloni e a scavalcare alberi caduti.

Arriviamo in cima e cerchiamo di ammirare il paesaggio

Scendendo finalmente si fatica di meno

e si ammirano le montagne con le cime ancora innevate.

Raggiunta la strada forestale

ci fermiamo ad ammirare la cascata "il salto della Pissavacca", che si forma dal torrente Fumola appunto chiamato popolarmente "Pissavacca"

e viste le temperature di questo periodo non posso non pensare che se l'estate che verrà sarà rovente come promettono allora questo potrebbe essere un bel posto dove venire a rinfrescarsi, sempre se ci sarà acqua e non siccità.

Finito il giro siamo poi andati a vedere la fioritura della forsizia :-).

E domani si parte per un fine settimana di gare!

Un giro a Calceranica al Lago e ho trovato questa deliziosa entrata di casa con già la viole del pensiero. Segno che la primavera si sta avvicinando.

Mi ha fatto ricordare della Svezia quando in primavera le mettevo anche io in vaso fuori le porte di casa. E così ho deciso che voglio riprendere la tradizione anche qui in Valsugana, solo che aspetto ancora un po' e comincio tra qualche altra settimana...o forse prima :-).

Lunedì 26 febbraio abbiamo appunto fatto un giro a Calceranica al Lago. Ci siamo fermati lì di ritorno da Trento dove avevo fatto la mammografia. Niente di preoccupante, mi avevano prenotato un appuntamento per la mammografia gratuita che la provincia di Trento offre ogni due anni a tutte le donne tra i 50 e i 69 anni. Due anni fa era tutto a posto e sono sicura che sarà tutto a posto anche questa volta, devo solo aspettare la conferma.

Pioveva quel lunedì, come fa ormai da giorni e giorni e girovagando per le stradine avevo visto quella casa, ad altre finestre avevano messo le primule, tutto così semplice ma curato. Malgrado il brutto tempo e le temperature basse i loro fiori ti facevano pensare alle primavera.

Non potevo non mettermi all'opera, ho già cominciato con il preparare la ghirlanda di primavera, semplice con fiori ricavati dal cartone dei cestini dei pomodorini, quelli che avevo usato anche per le stelle del Natale. Ho fatto anche alcuni fiori con la carta delle riviste che mi arrivano per pubblicità. Ora manca solo di organizzare le idee su come sistemare fuori il garage e poi andare al vivaio a comprare i fiori di primavera, che effettivamente non so se resisto ad aspettare ancora qualche settimana :-).

L'inverno non è ancora finito. Mentre in valle piove da una settimana in montagna nevica.

Oggi il mio club organizzava i Campionati Italiani di Gran Fondo di sci di fondo a Passo Coe.

Un freddo, una nevicata e una noia. Sarò sincera come cerco di esserlo sempre, e vi dico che a volte ad aiutare il giorno delle gare mi rompo :-). Cioè, non ho problemi a lavorare e dare una mano, il problema è stare lì senza aver niente da fare. Credo sia una questione di carattere, vedo che molti non hanno questo problema o forse sono più bravi di me a gestirlo. Stanno lì, chiacchierano, fanno passare il tempo.

Sapete quelle scene in cui cinque persone reggono uno striscione ed altre quattro sono lì intorno a "discutere" su come attaccarlo quando sarebbero bastate due persone, tiè tre persone al massimo? Ecco guardo queste scene e penso se magari sia il caso di unirmi a loro ed essere la decima persona a dare una mano ad attaccare uno striscione. Se debba mostrarmi interessata a come verrà attaccato lo striscione, se è lì che devo dare una mano dal momento che non mi era stato attribuito nessun compito. Ma resto lontano dal gruppo e penso cavolo! Potevo fare altro invece che buttare il mio tempo così. Oltre alla salute la seconda cosa più importante che uno "possiede" è il tempo!

Uno, due giorni prima arriva un messaggio dove chiedono giustamente chi può dare una mano perché le gare che organizziamo portano "guadagni" che sono linfa vitale per il club. Ed io (noi) posso quasi sempre dare una mano, come detto non ho nessun problema a lavorare ma quando poi ti alzi prima delle 6, parti alle 6.45, arrivi a Passo Coe e scopri che lì era già pieno di mani che potevano aiutare e che in realtà delle mie (nostre) non ce ne era proprio bisogno, resto calma una due ore ma poi complice il freddo e la noia inizia a girarmi un po' tutto.

Mamma mia oggi ad un certo punto mi sembrava di impazzire. Poi mentre valuto dove andare a sbattere la testa mi accorgo che ero ferma come un palo proprio nel posto dove avevano deciso di fare il ristoro e così do una preziosa mano ad aprire il gazebo e decido di rimanere sotto quel gazebo, al ristoro, per dare un senso alla mia presenza. La prima partenza (foto sopra) era alle 9.30 e i primi arrivi al ristoro erano dopo un'altra e più ora. Finalmente dopo tre ore da quando ero arrivata, ormai congelata, inizio a distribuire il tè e fare la simpaticona con tutti. Tutto cambia quando si ha qualcosa da fare, almeno così è per me :-).

Per le 15 sono di nuovo a casa, cerco di scongelarmi e ci metto quattro ore, dormo un pochino e cerco di dimenticare questa giornata. E prima di andare a letto passo qui sul blog per sfogarmi :-).