Ecco qui l'ultima opera di Marco Martalar, l'Aquila Vaia!

La più grande aquila in legno di Europa!

Come racconta il cartello...

Si trova a Marcesina, sull'Altipiano di Asiago nella parte trentina sul territorio del comune di Grigno. Da quanto ho sentito l'inagurazione avverrà l'8 agosto ma la voce che l'Aquila fosse stata terminata si è sparsa velocemente (anche perché lo ha raccontato il telegiornale locale :-)) e noi, come moltissimi altri, siamo già andati a vederla :-).

Arrivarci è facilissimo e comodissimo dal momento che volendo ci si arriva in macchina "direttamente sotto", dove si trova un parcheggio, oppure come abbiamo fatto noi si raggiunge il Rifugio Barricata a 1343 m slm e da lì rimane da fare una corta camminata su strada sterrata. 

Già salendo la si vede lì sulla sinistra.

Naturalmente non poteva mancare una foto con me e l'Aquila :-)

ed il panorama...

...siamo scesi per la stessa strada per poi proseguire il nostro cammino verso altre mete :-)

Cliccate qui se volete vedere il Drago Vaia, qui la Lupa del Lagorai ed infine qui (in inverno) e qui (in estate) per il Cervo Vaia, tutte opere di Marco Martalar, come vi ho già raccontato nei post.

Ho comprato queste tre piante e le ho messe vicine vicine al lato della porta del garage.

In fondo entriamo ed usciamo sempre dal garage e praticamente tutti i nostri "ospiti" fanno la stessa cosa e quindi mi faceva (e fa) piacere avere piante che abbelliscono quell'angolo.

La Nandina non la conoscevo. Un giorno di gennaio mentre aspettavo in fila fuori l'ufficio postale avevo visto questa bellissima (almeno per me) pianta rossa e l'ho fotografata, eccola qui sotto!

Mi ero detta, "scoprirò come si chiama e magari la compro" perché una pianta che nel periodo di Natale ha un colore così bello e che resiste all'aperto non posso non averla tra le mie piante!

Poi tornata da Maiorca ero andata dall'azienda agricola e vivaio dove abbiamo comprato gli alberi di Natale e mostrato loro la foto. Mi hanno detto che era una Nandina e che l'avevano e così ne ho fatta mia una. Vediamo se resisterà e come si sentirà in vaso.

Però non potevo lasciarla lì fuori da sola e così ho comprato anche una pianta di edera,

e non soddisfatta della coppia 

qualche giorno dopo al mercato del mercoledì di Borgo Valsugana ho preso anche una Spina Christi, sia per aggiungere un po' di colore all'angolo sia perché tre piante sono seeempre meglio di due :-). E così ora sono lì fuori a farsi compagnia e guardate già quanto sono cresciute! La foto sotto è del 31 maggio e quella in cima al post è di ieri, 20 luglio!

Dalle informazioni che ho raccolto anche l'edera e la Spina Christi dovrebbero resistere alle temperature invernali, questo sarebbe il mio progetto, lasciarle fuori anche in inverno, staremo a vedere come andrà.

Per sfuggire di nuovo al caldo oggi siamo di nuovo saliti in quota.

Arrivati in macchina fino alla fine della Val Campelle abbiamo poi proseguito a piedi alla ricerca di temperature più basse e quote più alte :-).

Parte del giro già lo conoscevamo, siamo saliti verso Malga/Rifugio Consèria e poi in prossimità dell'ex cimitero di guerra "Cocuzzolo dei morti" preso il sentiero che porta ai Laghi dei Lasteati. Dopo averne costeggiato uno...

ed ammirato un altro da lontano...

abbiamo continuato a salire per raggiungere Cima Socede a 2173 m slm ma soprattutto per visitare il Museo all'aperto della Prima Guerra mondiale che si trova proprio in prossimità della cima.

Come vi ho raccontato più volte queste montagne sono state territorio dei terribili eventi succeduti durante la Prima Guerra mondiale e le testimonianze sul territorio sono moltissime. Trincee, magazzini, gallerie, postazioni

Una volta sulla cima oltre alla croce...

abbiamo trovato questo interessantissimo "cannocchiale" che ti permette di fare conoscenza con tutte le cime visibili, sul piatto sono indicate le cime e girando il cannocchiale riesci a vederle.

Per scendere abbiamo preso il sentiero per Passo Cinque Croci di cui vi ho parlato nel post già sopra linkato :-) e poi giù di nuovo verso Malga Consèria tagliando un po' per i campi per raggiungere poi una strada forestale che ci ha riportati alla macchina.

Un giro piacevole di circa tre ore di camminata (escluse tutte le soste), le persone incontrate non sono state più di cinque, se escludiamo tutte quelle ferme alla Malga, tanto sole e caldo ma una volta in cima si stava proprio bene con un bel venticello che ci ha fatto dimenticare le temperature del fondovalle....almeno fino a quando non ci siamo dovuti tornare in questo fondovalle :-).

L'altro ieri per sfuggire al caldo in vallata siamo saliti in quota e abbiamo goduto di una piacevole camminata.

In valle ci avviciniamo ai 40 gradi ma su si sta da meraviglia :-).

Abbiamo lasciato la macchina in prossimità di Malga Valsonero di Sopra dove c'è un parcheggio con anche due tavoli e panchine. Da lì prendendo il sentiero 310A ci siamo avviati verso Passo Manghenéto.

A pensarci bene è la prima camminata di questa stagione, siamo stati impegnati con l'orientamento e la mia (seconda) frattura di spalla ed il tempo è volato via, via anche dal blog :-).

Queste sono le zone del selvaggio Lagorai e la bellezza, oltre a quella paesaggistica, è che sono zone poco frequentate e gli incontri più comuni sono con le mucche con cui a volte devi "litigare" per poter passare sul sentiero :-)

Una volta raggiunto Passo Manghenéto seguendo le indicazioni

abbiamo proseguito per raggiungere Passo Manghen passando tra i rododendri in fiore.

Arrivati al passo abbiamo incontrato le prime persone di questa esursione. A Passo Manghen c'è il Lago di Cadinel ed una Malga/Rifugio che è meta di escursionisti, motociclisti, ciclisti. Chi fa tutta La Translagorai passa per questo Passo :-).

Una foto alla croce sul Passo e poi via prendendo il sentiero 310B

per tornare chiano chiano verso la partenza del nostro giro

passando di nuovo per Passo Manghenéto.

Poi una volta arrivati alla macchina, dal momento che non ci andava di tornare a casa e lassù si stava mooolto bene, abbiamo approfittato del fatto che il prato intorno ai tavoli e panchine fosse tagliato corto corto e così tirarto fuori stuoino ed asciugamani ci siamo distesi sul prato e fatto una bella dormitina :-)