Ecco la mia Echeveria in fiore! E quest'anno sta superfiorendo!

Come al solito è stata fuori tutto l'anno, anche in inverno, e sembra che anche questa volta sia andata bene!

La tengo insieme alle altre grasse, la Spina christi che ho riprodotto, la Mammillaria che ho portato da Maiorca e le due piccole Echeveria figlie di quella in superfioritura.

E guardate un po', una delle figlie ha messo due fiorellini.

Ora resta da vedere come andrà l'estate e il prossimo inverno e se passati questi due anche l'altra figlia metterà qualche fiore, dita incrociare :-)!

Questa volta è andata bene :-)! Nessuno di noi due si è fatto male anche se i dolori li avevamo :-). Il nostro piano era di fare NIENTE, giusto passare qualche giorno tranquillo per cercare di recuperare dai nostri infortuni e cambiare l'andamento delle nostre avventure in camper con qualcosa di positivo, insomma se nessuno ce l'avesse tirata forse questa volta sarebbe andata bene, non è che crediamo a queste cose ma non si sa mai :-).

La settimana scorsa dovevamo decidere dove andare e per fare NIENTE la meta giusta era il mare, non troppo lontano e con un campeggio/area sosta per testare il camper. Il lido di Jesolo ci sembrava adatto. Sicuramente non il posto dove sceglieremmo di passare le vacanze estive ma per pochi giorni era la soluzione ideale.

Siamo partiti martedi poco dopo le 9 del mattino e per le 13:20, dopo aver fatto varie soste in posti e negozi che volevamo controllare, siamo arrivati all'Area Sosta Camper Albatros al Lido di Jesolo.

La nostra prima volta in area sosta in camper e abbiamo trovato un posto perfetto, almeno per noi. Gentilissimi al check-in quando ci hanno spiegato tutto e fatto scegliere la piazzola, abbiamo scelto una all'ombra dell'acero negundo :-).

Ci siamo parcheggiati, abbiamo all'estito la nostra casetta mobile e dopo aver pranzato con gnocchi al pesto (che gli gnocchi cuociono veloci) siamo andati in spiaggia. Be, dopo tre anni e mezzo a Maiorca non eravamo pronti a questo "ambiente", una marea di ombrelloni, il che vuole dire spiagge private...

...e 12 metri di spiaggia pubblica :-).

A Maiorca non era così, la spiaggia era pubblica con piccole zone, non private, con ombrelloni di paglia e due lettini cghe se volevi potevi pagare per usarli. È vero, qui al Lido di Jesolo abbiamo trovato anche zone più grandi di spiaggia libera ma lì puoi stare solo con un asciugamano e piantare l'ombrellone è vietato! Con quel sole tremendo non era pensabile per noi.

Martedi sera, lasciata la spiaggia, abbiamo preso la bicicletta e fatto poco più di 20 km per andare al faro e tornare.

Mercoledi mattina siamo stati tranquilli sotto l'ombra degli aceri negundo e a pranzo abbiamo mangiato un piatto di "insalata asiatica con riso e macinato di tacchino". 

Avevo cotto il macinato di tacchino e il riso a casa e poi li ho messi separati in scatole di plastica. Una volta in campeggio abbiamo preparato le verdure e riscaldato riso e macinato et voilà il pranzo era pronto!

Il pomeriggio ci siamo spostati di nuovo in spiaggia e la fortuna è stata che da Maiorca abbiamo portato l'ombrellone in Trentino e che poi lo abbiamo anche caricato in camper, così abbiamo avuto un fazzoletto di ombra gratis :-). Ah, questa volta dopo ormai anni di stop ho nuotato, quindi proprio NIENTE non è stato :-). 

La sera siamo passati ad un supermercato per comprare un po' di pizza e del latte e guarda un po' cosa trovo? Attirata da una bottiglia che mi sembrava "conosciuta" guardo l'etichetta del latte e vedo che è latte trentino distribuito dallo stesso stabilimento del latte trentino che avevo comprato in Trentino prima di partire, solo che quello in Trentino lo avevo pagato 1 euro e 89 centesimi e al Lido di Jesolo invece costava 1 euro e 59 centesimo. Le leggi di mercato sono buffe :-).

Poi giovedi e venerdi sono stati una copia, mattina e pomeriggio in spiaggia, solo che abbiamo trovato una spiaggia libera larga 20 metri e ci siamo spostati lì :-). E anche questi due giorni abbiamo nuotato, dolce far qualcosa :-).

Venerdi pomeriggio fatta l'ultima nuotata siamo partiti per la Valsugana verso le cinque soddisfatti, la prima avventura in "campeggio" è andata bene. Metto le virgolette su campeggio perché la verità è che siamo stati in un'area sosta, tranquilla e pulita. La piazzola che abbiamo scelto era una piazzola media. In tutte le piazzole per camper questa area sosta offre l'allaccio della corrente incluso nel prezzo così come è inclusa l'acqua potabile anche da caricare nel serbatoio del camper, lo scarico delle acque grigie, l'uso dei bagni, la doccia con acqua fredda e l'uso dei lavandini per lavare panni e stoviglie  Vi sono più tipi di piazzole di grandezza e prezzo differente, la piazzola media che abbiamo scelto noi è costata 25 euro per il camper con due persone per 24 ore, ci è sembrato un prezzo buono :-).

Mi chiedevo se sarei riuscita a mangiarne alcune e ci sono riuscita :-)!

Le prime fragole sono pronte, le abbiamo raccolte e ce le siamo pappate! Le dimensioni sono quelle giuste, non giganti come ormai si trovano in negozio.

E il gusto è quello giusto, non senza gusto come quello delle fragole da supermercato. Sei piantine non ci daranno probabilmente un gran raccolto ma ci daranno un raccolto buono :-). 

La terza avventura in camper è andata come la seconda :-(, finita prima del previsto!

Fatte le gare ci siamo spostati in Val Canali per iniziare appunto la nostra terza avventura in camper. Insieme ad una coppia di orientisti camperisti abbiamo deciso di fare una camminata e scoprire Castel Pietra, castello che si trova "appollaiato" su un masso all'imbocco della Val Canali e che è uno dei castelli nati per controllare le via di transito del fondovalle. La leggenda lo fa risalire all'epoca di Attila...il resto lo leggete qui.

Si può accedere alla struttura solo se accompagnati da una guida alpina o da un accompagnatore di mezza montagna, previa richiesta di autorizzazione all'azienda per il turismo di Fiera del Primiero, noi non avendo né una guida né un'autorizzazione ci siamo goduti la vista solo da sotto :-).

Per arrivare al castello siamo partiti dal Lago Turchese dove c'è un ampio parcheggio aperto anche ai camper.

Da lì abbiamo fatto uno stop a Villa Welsperg ecco qui sotto lo stagno...

...e poi proseguito verso il castello. Il giro è stato corto circa tre chilometri e mezzo, lunghezza giusta per sopportare i miei dolori al ginocchio infortunato.

Purtroppo anche il mio bello aveva subito un infortunio muscolare nella gara della mattina e tornati al camper aveva dei dolori così forti che abbiamo deciso di tornare a casa. Decisione che si è poi rivelata saggia perché il giorno dopo non riusciva neanche a camminare.

Insomma per ora non abbiamo avuto molta fortuna con le nostre avventure in camper, ma state certi che ci riproviamo :-).

Guardate come fioriscono!

Se vi ricordate la prima volta era settembre e ve le avevo presentate qui. Le avevo salvate da una brutta sorte. Erano mezze morte e il supermercato dove ero andata a fare la spesa le voleva buttare. Le ho prese io e da allora hanno fiorito senza mai smettere!!

A novembre le tenevo ancora fuori, qui ve le ho fatte vedere :-)! Poi le ho spostate in casa e sono state a riposare qui, sempre in fiore!  

In primavera senza mai smettere di fiorire hanno iniziato a crescere e ora le ho ripiantate in vasi più grandi e guardate come continuano a fiorire! La quantità di fiori è così tanta :-) che si stanno piegando. Vedendo il successo della fioritura credo che per ora continuerò a tenerle in casa per non disturbarle, senza traumi per il cambio di "aria" e ambiente potrebbero continuare ad essere bellissime per ancora molto tempo!!

E così è passato un altro fine settimana di gare, la 4^ prova di Coppa Italia Sprint a Mezzano in Primiero e la 3^ prova di Coppa Italia Bosco Long a Passo Cereda.

Io a causa dell'infortunio al ginocchio, pur essendo iscritta, non le ho fatte e quindi in questo post è il mio bello il protagonista che porta a casa due secondi posti! Eccolo qui sotto in azione a Passo Cereda nella gara della domenica, la Coppa Italia Long in bosco :-).

A Passo Cereda eravamo già stati in inverno per sciare, e conoscendo il terreno sapevamo che sarebbe stata una gara dura.

Quella volta che siamo stati lì per sciare, data la mia incapacità, io mi ero mantenuta sulla parte pianeggiante e avevo fatto avanti e dietro una mareaaaa di volte :-), proprio lì sotto la chiesetta in foto, che ho riconosciuto subito anche se questa volta il paesaggio non fosse innevato.

La giornata è stata bellissima, assolata e calda...

...e il mio bello in piena forma :-)...

...è arrivato secondo dopo aver purtroppo perso il bricchetto che registra i passaggi e buttato alcuni minuti per cercarlo, peccato.

Il giorno prima invece eravamo "in valle" a Mezzano per la prova sprint...

...ecco il mio bello in azione all'ultimo punto prima di finire la gara in seconda posizione :-).

Conclusa le premiazioni siamo subito saliti al passo per la gara del giorno dopo e insieme agli orientisti camperisti :-) abbiamo festeggiato la giornata con una grigliata...

...prima di andare a letto e passare la nostra quarta notte di sempre in camper :-).

Mamma quanto ho faticato a leggere questo libro! Una storia ambientata a Murano e Venezia e "spalmata" lungo più di 500 anni, dal 1485 ai giorni del dopo covid con la protagonista Orsola Rosso, figlia di un artigiano del vetro, che li vive tutti e che alla fine del libro ha solo passato la settantina.

In questa cavalcata temporale ha con lei tutta la famiglia e i suoi amici..che precisamente come lei non invecchiano malgrado gli anni che passano nel racconto.

Orsola Rosso è la figlia maggiore in una famiglia di soffiatori di vetro, lavoro "permesso" solo agli uomini. Ma lei ha talento e voglia e malgrado le difficoltà "Mio fratello non acconsentirà mai. Una femmina in bottega, non si fa" non si darà per vinta.

Ho faticato a leggerlo però volevo riuscirci e l'ho tenuto tantissimo prima di riconsegnarlo. Così tanto che quando l'ho finito mi vergognavo, "ora che dico alla sala lettura?"

Insomma, avrei dovuto restituirlo il 13 marzo, poi ero andata a chiedere di prolungare il prestito e poi l'ho tenuto ancora di più, più di due mesi!!

L'incidente al ginocchio mi ha aiutata perché tutte le ore passate al pronto soccorso le ho passate a leggere e poi il giorno dopo in attesa della visita con l'ortopedico l'ho finito e direttamente riconsegnato chiedendo scusa per il ritardo :-)!