Sci di fondo a Passo Lavazè e a Passo Coe
aprile 01, 2022È arrivata la pioggia in valle e la neve a quote più alte. Chissà, magari si può tornare a sciare di fondo...anche se noi però abbiamo altri piani :-).
L'ultima nostra sciata è stata il 27 febbraio in Val di Fiemme sulla pista della Marcialonga, ma prima di quell'utlima eravamo andati il 20 a Passo Lavazè ed il 24 a Passo Coe. In quel periodo cercavamo di provare più piste possibili :-).
Passo Lavazè si trova a poco più di 1800 m slm sull'altipiano sopra la Val di Fiemme fra Trentino e Alto Adige ed è uno dei centri di sci di fondo dove atleti nazionali e internazionali si allenano prima dei grandi eventi, quando noi siamo stati lì c'erano alcuni atleti paralimpici ad allenarsi. La fortuna è che ci sono percorsi anche per noi incapaci, ehm scusate, principianti :-).
Il 20 febbraio era una bella giornata di sole e sciare lì è stato un piacere. Anche se nelle foto il posto sembra deserto di gente ce ne era un bel po'.
Io mi sono buttata prima sul percorso più facile e poi mi sono avventurata in uno un po' più difficile ma ancora facilissimo per i bravi :-).
Come al solito ogni tanto mi fermo per fare le foto al paesaggio e una anche a me stessa che lo so che se aspetto che sia il mio bello a farmela allora campa cavallo...lui parte sugli sci e lo rivedo dopo un'ora e mezza o due :-).
Per sciare a Passo Lavazè si deve pagare il biglietto, quello giornaliero costa 10 euro ma per fortuna c'è anche la possibilità di comprare quello pomeridiano, con quest'ultimo si può sciare a partire dalle ore 13 e costa "solo" 6 ero e 50 centesimi. Naturalmente questi sono i prezzi per la stagione 2021/2022.
Dopo quattro giorni decidiamo di arrivare a Passo Coe, valico alpino delle prealpi venete che si trova a 1600 m slm ancora nella provincia di Trento, e provare le sue piste. La giornata a differenza di quella a Passo Lavazè era nuvolosa, ventosa e più fredda. Sarà per questo forse che di gente ce ne era proprio poca, cosa che comunque a me fa piacere così posso cantare a squarciagola mentre scio :-).
E a forza di cantare a squarciagola e pensare felice alle mie cose ho perso un bivio e mi sono ritrovata su una pista difficile lunga ben 10 km. E a quel punto sì che avrei voluto ci fosse gente almeno qualcuno avrebbe saputo che ero lì. Ci ho messo una vita a farla, salite troppo dure e discese spaventose (per me).
Con il passare del tempo ero sicura che il mio bello si stesse preoccupando non vedendomi tornare e non avendo idea di dove fossi. Ed infatti si era messo a girare sui percorsi più facili e non trovandomi si era detto "mica sarà finita sulla pista difficile??!!", proprio su quella ero finita!
La pista andava in bosco e il pericolo era che nelle discese andassi a sfracellarmi contro un albero. Mi domandavo perché nello sci di fondo non si usi il casco così come si fa in bici :-).
Vabbé, alla fine, dopo una marea di tempo, riesco a tornare al punto di partenza e vedo il mio bello morto di freddo vicino la macchina, che la chiave la portavo io, che tanto non mi allontano mai dalle piste più facili :-).
Da questa avventura abbiamo capito che dobbiamo sempre portare due chiavi della macchina e che devo cantare un po' meno e stare più attenta ai bivi :-).
A Passo Coe, a differenza di Passo Lavazè, non c´è il biglietto pomeridiano, anche se arrivi lì dopo pranzo devi pagare quello giornaliero di 10 euro. Sciare tutto il giorno è una faticaccia! E dovrebbero mettere il biglietto pomeridiano per chi come me dopo solo un'ora e mezza due ore è stanco e soddisfatto :-).
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