Ieri 30 gennaio abbiamo tolto l'albero di Natale. Ci siamo messi a potarlo prima nel salone dove stava e poi dopo aver tagliato un bel po' di rami lo abbiamo calato dalla finestra giù nella corte e finito lì sotto il lavoro.

I rami dovrò portarli al centro rifiuti ma prima di buttarli nel supercassone della ramaglia una gran parte starà lì  fuori a "vestire" il garage.

Ho anche fatto una ghirlanda semplice semplice per la finestra.

Sapete che amo riutilizzare il riutilizzabile, buttare tutti questi bei rami per poi dover comprare qualcos'altro proprio non passa nella mia mente. In questo periodo dell'anno dopo lo sfarzo del Natale un po' di semplicità è quello che ci vuole!

Anche questo inverno è qualcosa di strano. O forse dovremmo ormai dire di normale. Ha fatto freddo, è caduta la neve, è tornato il "caldo", è caduta la pioggia è tornato il freddo e chi lavora con le piste di sci di fondo ha un bel po' da fare. Noi a sciare ci abbiamo provato ma è sempre un bel terno al lotto, almeno per me che come principiante se non ho le piste in condizioni adatte (alla mia capacità) rischio sempre di ammazzarmi.

Era l'8 quando siamo andati a Millegrobbe per una sciata. La zona partenza ai miei occhi sembrava perfetta!

Se non che con un po' più di attenzione mi sarei dovuta accorgere che era ghiacciata, è bastato un passo con gli sci a farmelo capire e a farmi quasi finire per terra. Ma non so neanche io come, sono riuscita a rimanere in piedi.

La giornata non era male, in principio con un bel sole ed un bell'orso in legno a darci il benvenuto al parcheggio (mi scrivo qui un appunto, questa stagione il parcheggio per le macchine costa 2 euro per la giornata, c'è anche un parcheggio per pernottare con i camper, per chi fosse interessato).

Visto come era andato il primo passo mi sono buttata con attenzione sulla pista. La neve fuori la pista era poca e si capiva che le "cose" stavano cambiano velocemente e mi sono detta, "speriamo non sia l'ultima volta a Millegrobbe per questo gennaio".

Ad un certo punto si sono inizati ad abbassare dei nuvoloni...

...e in men che non si dica ci siamo ritrovati tra le nuvole con la preoccupazione da parte mia che qualcuno veloce arrivasse da dietro senza vedermi e mi prendesse in pieno.

È andata bene, dopo un po' le nuvole si sono rialzate e la visibilità è tornata ad essere buona ho continuato con i miei giri...

...arrivando a percorrere poco più di 17 km e malgrado avessi sperato differentemente questa è stata l'unica sciata a Millegrobbe per questo gennaio 2025. Siamo ancora in inverno, sta facendo freddo e magari riusciamo ad andarci di nuovo prima di piombare improvvisamente nella primavera, dita incrociate!

E badate bene non piante per le finestre :-).

Come vi ho raccontato le piante io non le butto, magari mi capita di ammazzarle ma se non sono sicura che siano morte con una sicurezza che supera il 100% allora io le tengo, le studio e controllo l'andamento della situazione, magari quelle che credevo morte resuscitano, che è successo più volte :-).

Il problema è che tutte 'ste piante alla fine sono molte e da qualche parte devo pure metterle e qui entrano in gioco le finestre per le piante. Sono tre finestre quelle che dedico a loro, tutte esposte a nord per cui in inverno non ricevono mai il sole, ma per le piante non sembra essere un grande problema, anzi!

A piano terra ne abbiamo due. Quella nella stanza caldaia/lavanderia che in questi giorni ospita i tre ciclamini rossi che avevo messo per il Natale fuori nella cassetta di terracotta.

Il problema è stato che con le temperature sotto lo zero i ciclamini hanno iniziato a soffrire e mi sembrava che soprattutto uno ci stesse lasciando le penne e allora li ho messi al calduccio. Per ora si sentono bene, magari tra un po' li rimetto fuori che il rosso fuori la porta per San Valentino ci sta bene :-).

Poi sempre a piano terra abbiamo la finestra del bagno. Questa è affollata. Qui tengo ammucchiata una serie di piante di tutti i tipi. 

Piante in sofferenza, vedi l'asparagina che un tempo faceva compagnia alle Kalanchoe e alle edera ma che ora sembra non farcela, staremo a vedere. Poi ci siono piante che ho riprodotto, un'altra edera, il sedum (il nuovo pezzetto che ho preso da casa di mamma a Natale) e quei due zeppi che sembrano secchi (chissà magari lo sono) sono due talee di una pianta dell'incenso che qualcuno aveva buttato nel cesto dell'umido e da cui io ho preso questi due pezzetti che poi ho messo in terra a radicare. Se vi ricordate avevo una bella pianta di incenso che però non è sopravvissuta ad un inverno in casa e ora ci riprovo con questi due zeppetti. Sul davanzale ci sono anche le piante grasse che riproduco a partire da una fogliolina, vedi per esempio il vasetto bianco con la mini crassula e l'altra nel tappetto blu che sta facendo la fogliolina figlia e poi altro ancora che per un motivo o un altro stenta a vivere.

La terza finestra è quella del giro scala che dal primo piano porta al secondo.

Qui ora riposano le kalanchoe gialle che fioriscono ininterrottamente ormai da mesi ed il ciclamino fucsia che ho vinto ad una gara di orientamento in mountainbike. Queste tre sembrano sentirsi proprio bene e speriamo continuino così che tra non molto le sposto, vedremo dove. Ma per ora non c'è fretta e state sicuri che vi terrò informati :-).

Lo scorso sabato, 18 gennaio, era bel tempo, abbiamo approfittato per una camminata in montagna e siamo saliti fino a 2208 m slm e "conquistato" il Monte Sètole :-).

Prima volta su quel monte per noi e probabilmente non l'ultima perché ci voglio tornare in estate e da lì proseguire fino a Forcella Maddalena prima di ridiscendere.

Ma torniamo a sabato. Da dove abitiamo in poco meno di 20 minuti di macchina siamo arrivati alla Località Calamento in Val Calamento nel comune di Telve. Lì c'è uno spiazzo usato per accatastare il legname con però alcuni posti di parcheggio per le macchine, che in estate non sono sufficienti e in questo periodo già al limite.

Da lì parte il sentiero 398 che porta a Malga Cere e poi dalla malga si continua a salire fino alla cima :-).

Il problema delle camminate in questo periodo è che si passa da terreno scoperto,

a tratti invece coperti con giaccio, come questo sotto...

...che uno dice ma vabbé è un pezzettino lo passo veloce :-) ed è proprio quel "lo passo veloce" che ti può far rompere l'osso del collo! Perché a scivolare basta un passo e bamm! sei per terra! Quindi attenzione anche ai tratti corti :-).

Per fortuna riusciamo ad attraversare diversi tratti ghiacciati cavandocela :-).

Ed una volta arrivati a Malga Cere a 1719 m slm troviamo neve ovunque.

Proseguiamo in salita a tratti a fatica dal momento che, anche se dalle foto non sembra, in molti punti si affonda fino all'inguine.

Scatto velocemente qualche foto a caso, che il mio bello non ha mai tempo di fermarsi...

...e dopo ogni scatto mi trovo a dovergli "correr" dietro per non restare troppo indietro :-).

Foto dopo foto, corsa dopo corsa iniziamo ad intravedere la "vetta" :-).

Mi fermo ancora per scattare altre foto, che i paesaggi sono da favola...

...e quando mi giro vedo il mio bello già in cima...

...vado veloce in su e lo trovo vicino alla croce a bere il tè...

...fortuna che sono arrivata prima che lo avesse bevuto tutto :-).

Qualche altra foto scattata senza pensarci troppo.

E mia accorgo che laggiù, dove le due montagne si incontrano a V nella foto qui sotto, si intravede la Valsugana, casa nostra :-).

E poi via giù sullo stesso percorso fatto in salita...

...affrontando i vari tratti ghiacciati...

...ed uscendone sani e salvi!

Il mio primo libro di questo 2025 è letto! Anzi no, la mie prime 416 pagine.

Quest'anno mi sono ripromessa di leggere più di quello che ho fatto nel 2024, perché il 2024 è stato davvero uno scandalo sotto il punto di vista letture. Mi piace leggere e mi piace fare anche molte altre cose, una infinità di molte altre cose e spesso arrivata la sera mi addormento sul divano e la lettura passa al giorno dopo e poi a quello dopo e poi a quello dopo ancora e  il tempo passa senza aver finito un libro.

Ma parlare di numero di libri da leggere quasi non ha senso perché sono le pagine a contare o ancor di più sarebbero le parole. Che di pagine vuote ce ne sono sempre nei libri e queste vengono comunque contate :-). Ho trovato su internet che un romanzo di 200 pagine dovrebbe contenere tra le 50000 e 60000 parole, ma contare le proprie letture in parole è troppo complicato così io ho deciso di pensare alle pagine.

Valutando la mia situazione ho pensato di cercare di tenere una media di almeno 20 pagine di lettura di un libro al giorno. Intendo di un libro perché poi leggo anche molto altro e intendo al giorno perché comprendo anche i giorni in cui leggerò zero pagine. Se uno ci pensa 20 pagine al giorno non sono molte ma farlo con regolarità ogni giorno forse diventa "insostenibile". Magari riesco a leggere di più, non so, ma vedendo che con questo libro ho tenuto una media di 18,9 pagine al giorno forse 20 potrebbe essere il giusto. Staremo a vedere.

Oggi sono andata alla sala lettura, riconsegnato questo libro e preso uno "nuovo", 480 "nuove" pagine da leggere :-).

La sala lettura è stata chiusa per settimane e fortuna che io gia prima della fine dell'anno avessi preso "Le trafficanti di anime". Ora ha riaperto, purtroppo solo il giovedì per solo due ore, dalle 9 alle 11. Non so se l'orario è così ridotto per mancanza di interesse alla lettura, cioè sono poche le persone che prendono in prestito libri o se per mancanza di soldi, però mi hanno detto che più in là riusciranno a tenere aperto più volte. Speriamo sia così e non che chiudano definitivamente. Dita incorciate.

Che avessi separato le mie Crassula ve l'ho già raccontato e anche che si erano staccate quattro foglioline e che tre di loro si stavano trasformando in nuove piantine, questo appena scritto è il riassunto e questo evidenziato è il post dove ve lo avevo raccontato.

Poco prima di Natale alle tre piantine ho dato tre vasetti.

Grandi poco meno di un centimetro le piantine spero si troverranno almeno per un po' a proprio agio in questi vasetti di tre/quattro centimetro di diametro.

I giorni prima di Natale quando ero in cerca di pensierini da donare ho conosciuto il Laboratorio Sociale di Borgo Valsugana. Persone splendide che creano manufatti unici.

Vendevano questi vasetti come porta stuzzicadenti ma io, fissata come son con le piante, in queste "opere d'arte", formate da mani di artisti abili in modo che la società definisce diverso, ho visto dei vasetti per le mie mini piantine :-).

Due di queste piantine a Natale hanno trovato due nuove case...ma (fatemi scherzare) purtroppo non credo che avranno vita lunga :-).

La terza la ho qui con me così vedremo quello che so fare io, che magari ammazzo la mia piantina prima che loro ammazzino le altre due :-).

Rieccomi :-)! Ora ve lo dico papale papale e in romanaccio :-). Sapete perché so stata via de qua tutti sti giorni? Perché stavo e sto ancora a litiga' co' uno der cleb. Ma se pò??? Uno lavora aggratis pe' er cleb e se deve pure sta a subì angherie e menate da uno, e poi ce devi pure sta a perde tempo a discutece in modo garbato che solo questo è 'na fatiga! Che l'unica cosa che te verrebbe de scrive è na serie de parolacce e invece stai là a scrive mail educate, malimorta'. E arripete le stesse cose che nun c'è peggio duro de comprendorio de chi te fa afinta de nun capi'! Me direte, ma mica è seguro che tu ciai :-) ragione. E invece sì te dico io, ciò :-) ragione a sto caso. Mattudimmete! Uno è annato a scia' felice en Var de Fiemme, torna a casa, se sbraga sur devano eppoi gliarriva na mail che gliarovina a festa.  Penunmettece che peccolpa de tutto questo sto via dar blog e poi voi annate a preoccupavve che me' successo quarcosa. E meno male chemmero decisa de tene' er Natale a casa e sur blog più a lungo ché co tutta sta incazzatura de mezzo i giorni so' passati velocemente.

Ora torniamo al Natale e alla lingua italiana :-). Insomma come vedete il blog è ancora in rosso e casa nostra uguale, che mi piace proprio. Alle finestra brillano due stelle.

L'albero è ancora uno splendore...

... e i vari angoletti rossi mi rendono felice...perché ditemelo di nuovo, ma quale colore c'è più bello del rosso :-)? Rosso, rosso, rosso :-).

La mia collezione di presepi (tutti regalati) quest'anno si è arricchita di uno proveniente dalla Sardegna. Lo potete facilmente individuare pensando all'albero caratteristico di questa bellissima regione e a cosa produce.

Sopra la libreria il photos è in buona compagnia....

....e quando arriva la sera...

...non c´è niente che crea un'atmosfera perfetta più di una candela accesa! No ma che dico, due :-)!

Oggi è finito il Tour de Ski. Se segui lo sci di fondo sai di cosa parlo :-).

Sette tappe/gare di sci di fondo in nove giorni. Dal 28 dicembre 2024 al 5 gennaio 2025 con due giorni di riposo. Le prime quattro tappe svolte a Dobbiaco e le ultime tre tappe in Val di Fiemme, a Tesero.

Noi ieri siamo andati lì e nella pausa tra la gara maschile e quella femminile siamo andati a sciare sulle tracce della Marcialonga.

Siamo partiti da casa verso le 9:15 e dopo poco meno di un'ora eravamo a Tesero. Abbiamo trovato velocemente parcheggio e con -8 gradi, un freddo cane anche se il sole splendeva, ci siamo avviati verso la zona gara.

La mattina andava la gara maschile e noi correvamo da un punto ad un altro del tracciato...

...sia per scaldarci che per riuscire a vedere un po' di più della gara.

Perché diciamoci la verità, questi "mostri" (intendo gli atleti e le atlete di livello mondiale) volano anche in salita e swish in un secondo sono passati...

...non riuscivo neanche ad individuare gli italiani anche se alcuni poi mi sono accorta di averli presi in foto :-).

Finita la gara siamo andati a sciare, come sempre separati perché io continuo ad essere principiante e lui sempre più veloce :-). Ho approfittato per fermarmi quando mi pareva e fare foto, guardate qua sotto il pullman dei finlandesi, che roba!!

Finita la nostra sciata ci siamo cambiati, mangiato un boccone e pronti siamo andati ad assistere alla gara femminile che partiva alle 15:30. Troppo tardi secondo me perchè ormai tutta la zona era in ombra e con il freddo che faceva erano pochi gli spettatori rimasti.

Anche noi eravamo lì lì per andare a casa prima della fine della gara perché supercongelati non ne potevamo più. Ma siamo rimasti fino alla fine per onorare le atlete e concluso la giornata dicendo che le gare è meglio guardarle in televisione :-).