Sulle tracce della Marcialonga
gennaio 30, 2024Fa caldo e non ci sono precipitazioni ormai da settimane ma domenica due giorni fa sono comunque riusciti ad organizzare la Marcialonga.
Forse la conoscete. È una gara internazionale di sci di fondo lunga 70 km che si svolge in Val di Fiemme e Val di Fassa, qui la loro pagina web. Producendo in parte neve artificiale e trasportandola lungo il percorso sono riusciti ad organizzarla. Che tristezza.
Oggi, approfittando del fatto che ancora la pista sarebbe potuta essere in condizioni decenti siamo arrivati a Cavalase, abbiamo lasciato la macchina al parcheggio per gli impianti di risalita del Cermis e ci siamo messi a sciare.
Il mio bello è sparito veloce come sempre :-) ed io come sempre ho cercato di capire in che direzione andare, capire dove la pista sarebbe stata facile e per me percorribile.
E così mi sono indirizzata verso Molina di Fiemme superando tratti al sole e tratti in ombra. Ad un certo punto faccio una salita, scollino, mi affaccio verso la discesa e vedo che sarebbe stata troppo difficile per me, allora giro gli sci e torno indietro da dove ero arrivata :-).
Ripasso a fianco al parcheggio e continuo in direzione Tesero. Le tracce si fanno difficili da percorrere per me, strette, salitelle e disceselle tutte rovinate. Arrivo ad un punto in cui decido che non è il caso di continuare. Poggio un attimo i bastoncini e mi guardo attorno.
Una tristezza, una striscia bianca dove sciare e la primavera nelle vicinanze, siamo a gennaio.
Non posso non pensare alla stagione calda che si sta avvicinando a grandi passi, ai cambiamenti climatici di cui tutti parlano e di cui siamo tutti responsabili, nessuno escluso. Questo casino ce lo stiamo creando noi e parlarne e lamentarsi poi con chi? non risolve i problemi.
Riprendo i bastoncini in mano e scelgo di nuovo la direzione verso Cavalese.
Torno nella parte facile del percorso con i cavalli al pascolo che mi vedranno passare una marea di volte :-).
Supero gli impianti di risalita del Cermis e decido di fare avanti e dietro per quel tratto.
Ogni tanto mi fermo per una foto qua e là...
...e così facendo, su e giù su una strisciolina di neve, percorro quasi 20 km. Certo non l'inverno che avevo immaginato.
3 comments
Bè, sì Oriana, hai ragione, a primo acchito vedo la neve e subito dico "che bello, la neve"!
RispondiEliminaPoi a guardare meglio, mi accorgo che è solo una fettuccia lungo il percorso, quel che basta a fare la gara. allora mi mi vengono le stesse tue osservazioni
Ieri mi è partito il commento senza ch'io volessi...
RispondiEliminaSì, appunto, osservazioni pessimistiche.
Poi per fortuna, ogni tanto rifletto sul fatto che il nostro pianeta, l'intero universo, sono da sempre, in continua trasformazione.
Sono evidenti tracce di glaceazioni alternate a scioglimento dei ghiacci, diluvi e siccità... e l'uomo si è sempre adattato.
Adesso il cambiamento è più veloce? Ma non siamo mai stati così tanti a dover sfruttare le risorse indispensabili per vivere.
E poi sì, individualmente comportiamoci in maniera che il cambiamento rallenti il più possibile, ma poi che ne sappiamo se la natura stessa non trovi un equilibrio che renda l'ambiente comunque vivibile.
A me piace essere, non incosciente, ma neanche catastrofista. 😊😊🤞 (-: Ili.
Boh, non saprei.
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