Roma in tre foto
marzo 09, 2022Siamo partiti giovedi 3 marzo dopo pranzo (pranziamo alle 12, spesso prima). Il nostro primo viaggio verso Roma da quando ci siamo trasferiti in Valsugana.
Abbiamo viaggiato in macchina, ci siamo detti "abbiamo tempo a disposizione, non prendiamo l'autostrada così ci godiamo un po' i paesaggi italiani". Ci siamo avviati verso Bassano del Grappa, Padova, Chioggia, Ravenna. Le prime tre ore sono state veramente pesanti, strade lentissime strapiene di TIR, tre ore per fare appena 200 km più o meno. Raggiungiamo la E45 e si va finalmente veloce fino a quando per lavori in corso ci costringono a noi e tutti i TIR prima e dopo di noi a lasciare la superstrada e arrampicarci in fila su per gli appennini, attraversare un paesino e ridiscendere tra neve e ghiaccio a passo d'uomo fino a poter riprendere la E45.
Arriva il buio e ormai stanchi e senza paesaggi da ammirare :-) iniziamo a pensare che sarebbe stato meglio se avessimo preso l'autostrada. Insomma, sempre la stessa storia, solo dopo uno sa cosa sarebbe stato (forse) meglio fare :-). Ci sentiamo così stanchi che all'altezza di Magliano Sabina, ormai a pochi km dal raccordo anulare di Roma, vedendo un'entrata per l'autostrada decidiamo di prenderla e percorriamo pochi km in autostrada prima di dover uscire di nuovo (3,8 euro di autostrada :-)). Percorriamo 1/4 di raccordo anulare e poi via dentro Roma fino a casa! Meno di 600 km di strada e ci abbiamo messo 9 ore!
Venerdi avevamo due appuntamenti all'ambasciata svedese. L'ultima volta che eravamo stati a Roma era per il Natale 2018 e se mai sia possibile la quantità di macchine in città a noi sembra essere aumentata per cui decidiamo di muoverci con i mezzi pubblici con un unico desiderio, quello di non prendere il virus!
Arriviamo al primo appuntamento in anticipo e decidiamo di visitare Villa Torlonia, una delusione per me che sono stata (e ancora lo sono quando sono a Roma) un'assidua frequentatrice di Villa Pamphili abitando a due passi da essa.
Finite le pratiche all'ambasciata riprendiamo il 60 (autobus intendo) e torniamo a Piazza Venezia per cominciare il nostro giro turistico, il solito, quello che facciamo sempre il primo giorno che siamo a Roma :-), Via del Corso, Fontana di Trevi, Galleria Alberto Sordi, Piazza di Monte Citorio, Pantheon, Piazza Navona, Piazza Campo de' Fiori, Via dei Giubbonari, Largo Argentina, rifacciamo un pezzo di Via dei Giubbonari per poi dirigerci verso il Tevere, attraversarlo e girovagare per Trastevere prima di rientrare a casa.
Nel nostro giro mangiamo sempre la pizza al taglio, che probabilmente è quello che più ci manca della nostra vita romana di più di 20 anni fa, poi il caffé lungo per il mio bello ed il cappuccino per me (non importa quale ora della giornata sia, io sempre il cappuccino mi gusto :-)), quasi sempre ci scappa anche un gelato e a volte un panino con la porchetta. Se sono fortunata compro anche delle buonissime pastarelle al cioccolato, che stanno diventando sempre più difficili da trovare.
Torniamo alla fine a casa distrutti con dolori incredibili alla parte inferiore del corpo che ogni volta mi fanno riflettere, "ma che mi alleno a fa' se poi dopo qualche ora di camminata in città sono a pezzi??", vabbé, sarà l'età :-).
Sabato iniziamo la giornata con 12 km di corsa a Villa Pamphili, di cui vi dicevo sopra. Dopo pranzo usciamo per un giro a piedi con l'obiettivo di trovare per me una giacca invernale in saldo. Quella che uso giornalmente l'avevo comprata a Roma 15 anni fa ed ormai devo ammettere che ha fatto il suo, lisa in più punti.
Come avete letto nella descrizione a lato del blog, sono una che usa all'estremo prima di buttare però ad un certo punto devo accettare il fatto di aver passato il punto di decenza. E forse quando l'imbottitura esce dai punti lisi e il mio bello mi lancia un commento/domanda "Che dici, cerchiamo una nuova giacca per te?" non devo far altro che capire ed agire:-).
Nel giro del giorno prima avevo buttato un'occhiata alle diverse vetrine senza successo, anche perché in vetrina ormai ci sono le novità primaverili e se uno vuole trovare abbigliamento invernale in saldo si deve entrare, cosa che ho evitato di fare durante tutto il giro, mica volevo rovinarmelo :-). E così avevo lasciato questa incombenza al giorno dopo, sabato, e la fortuna mi ha dato una mano, ho trovato la giacca nel primo negozio in cui sono entrata e la sofferenza per lo shopping è stata corta, puh :-)!
Il ritorno in Trentino decidiamo di farlo in autostrada e di domenica nella speranza di incontrare meno TIR, partiamo anche questa volta dopo pranzo, solo che a Roma si pranza più tardi e partiamo verso le 15 :-). Il viaggio fila liscio con TIR in circolazione (??) e qualche rallentamento in prossimità delle città più grandi. In 6 ore siamo di nuovo a casa in Valsugana!
E per quanto riguarda te Roma...ci rivedremo presto :-).
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