Ultimo dell'anno in montagna! Abbiamo lasciato la macchina nella località Soal e da lì continuato a piedi fino al Rifugio Vajolet (chiuso in inverno).

Poca neve ed un paesaggio bellissimo fin dai primi passi...

...la neve è poi aumentata ed il paesaggio è rimasto bellissimo :-).

Siamo andati e tornati per lo stesso percorso dal momento che in inverno molti sentieri sono impraticabili ed è stato impossibile fare un giro ad anello.

Dopo 12,5 km eravamo di nuovo alla macchina pronti per tornare a casa e festeggiare la fine dell'anno probabilmente addormentati prima della mezzanotte:-).

Eccomi di nuovo in Valsugana! Arrivati ieri sera oggi siamo andati direttamente in montagna :-).

Meta Passo Cinque Croci a 2016 m slm passando per il Rifugio Conseria a 1848 m slm dove il mio bello mi ha scattato la foto sopra.

In questo 2024 siamo saliti al passo solo una volta e l'abbiamo fatto a giugno in bicicletta e goduto della bellissima fioritura dei rododendri.

E dal momento che ci voglio salire ogni anno almeno una volta a piedi, abbiamo deciso di andare oggi che poi per l'ultimo dell'anno abbiamo un'altra meta in mente :-). Siamo saliti passando sul versande esposto al sole e lì di neve ce ne era veramente poca, una tristezza. L'inverno è appena cominciato e quindi c'è da sperare nella "caduta" di altra neve ma a me non so perché tutto sa già di primavera.

Arrivati alle croci abbiamo fatto la solita foto per testimoniare di aver raggiunto la meta :-) e constatato che di neve ce ne era poca anche a 2000 metri...

...e ricordato che a gennaio del 2023 era tutta un'altra storia...e che in fondo c'è ancora speranza per altra neve :-).

Terzo Natale consecutivo passato a Roma. Deve essere un record da quando ho lasciato la città eterna per vivere altrove :-). Finché eravamo all'estero dovevamo volare.

Ma ora che siamo tornati a vivere in Italia diventa più facile raggiungere Roma e passare il Natale lì diventa la soluzione più comoda. E poi una volta l'anno che uno non torna a Roma :-)?

E quindi eccomi al Gianicolo con in testa l'ultimo cappellino fatto e intorno al collo l'ultima sciarpa fatta :-).

E vabbé, il solito caos...con Roma piena di turisti...

...perché Roma è bella...

...e quindi mentre ci si lamenta e si cerca di fare foto prendendo meno persone possibili...

...si ragiona che in fondo tutti hanno il diritto di visitarla. Per cui ve la lascio e torno in Valsugana. Ci si rivede lassù :-).

 BUON NATALE A TUTTI!!

Quest'anno il nostro albero si avvicina come non mai alla perfezione! Guardate che forma!!!

Siamo andati a comprarlo al solito posto, a Borgo Valsugana all'Azienda Agricola Cappello Monica. Quel giorno ne erano rimasti pochi di quelli già "aperti" ma nessuno andava bene per noi, o trooopppppoooo alti o troppppoooo bassi, la via di mezzo intorno ai 2 metri e 20 cm era tutta venduta. Però c'era un mucchio di alberi dell'altezza giusta ancora chiusi nella rete e ci siamo buttati e puntato alla fortuna, senza vederlo aperto abbiamo scelto questo e che bello!! 49 euro, 14 euro di aumento in due anni mi sembrano tanti ma l'albero lo volevamo per cui non c'era altro da fare che pagare :-).

Due anni di matrimonio :-) e due anni con il ciclamino :-). Vi ricordate? Ce lo hanno regalato per il nostro matrimonio.

Resiste bellissimo! È cresciuto molto. Le foglie più grandi hanno iniziato a pendere e forse non ha più la forma tipica del ciclamino o almeno quella a cui siamo abituati ma è bellissimo lo stesso.

Ma che dico bellissimo!! Molto di più! Diventa sempre più bellissimo :-)!

Siamo così abituati all'"aspetto" delle piante appena comprate che quando le vediamo trasformarsi e prendere nuove forme crediamo che ormai stiano morendo o siano brutte o che non valga più la pena tenerle. Quante piante vive vengono buttate solo perché ritenute "brutte". A casa mia questo non succede! Le piante si buttano solo quando sono morte stecchite e a volte neanche subito, che uno deve essere completamente certo che non si riprendano più :-).

Il ciclamino lo teniamo sempre nello stesso posto, tutte e quattro le stagioni. Di "lui" si occupa il mio bello, nel senso che lo annaffia. Io invece ci parlo e quest'anno gli ho cambiato terra e vaso e questo è il risultato, lui ci ha ripagato ancora una volta con una nuova fioritura.

Pomeriggio di escursione ieri 22 dicembre 2024. Siamo andati nella zona di Levico con l'intenzione di visitare il Forte delle Benne ed il mercatino natalizio di Levico poi una volta lì ci siamo resi conto che facendo una deviazione non lunga si passava anche per la chiesetta di San Biagio e così non ce la siamo fatta sfuggire.

Anzi abbiamo proprio iniziato da "lei". Da Levico Terme si sale percorrendo un sentiero comodo fino a 570 m slm sul Colle San Biagio e lì c'è la chiesetta che durante i tempi delle pestilenze era meta di pellegrinaggio.

Cliccando qui, qui e qui potete leggere su di essa.

Era chiusa e dopo averci girato intorno siamo scesi dal colle che ha dato il nome alla chiesetta e siamo saliti su quello dopo, Colle delle Benne, che ha dato il nome al forte,  il Forte Werk delle Benne :-).

Questo forte venne costruito alla fine del 1800. A quel tempo il Trentino faceva parte dell'impero austro-ungarico (il Trentino entrò a far parte del Regno d'Italia alla fine della prima guerra mondiale) e questo ed altri forti furono costruiti a difesa della sottostante Alta Valsugana. Qui la pagina web per chi fosse interessato a conoscere più sulla sua storia. Altre informazioni qui e qui.

Il biglietto intero per visitare l'interno costa solo 4 euro e noi non ci siamo fatti sfuggire l'occasione. Mi sono promessa di tornarci per una visita guidata.

Per concludere la giornata, prima di tornare a casa, ci siamo fermati per un giretto al mercatino di Natale di Levico Terme...

...mi sono mangiata un bombolone ripieno di marmellata di albicocche :-) (krapfen) mentre ha iniziato a nevicare, ed ora la valle è di nuovo imbiancata, giusto in tempo per Natale :-).

Questo è stato un record! Cominciato la sera di qualche giorno fa verso le 19 l'ho finito la stessa sera per le 23 lavorandolo mentre guardavo un film!!

Certo, usando i ferri 6 mm per la parte a coste e 7 mm per quella ad onde si va veloce :-). Ma il record è stato anche che non ho dovuto disfare mai niente!! E la lana, 100 grammi che avevo, è bastata precisamente!!

Era la prima volta che facevo questo modello, anche se il motivo lo avevo già usato per il cappellino del mio matrimonio :-).

Ormai con la lana grossa ho un po' di esperienza, vedi i vari cappellotti cicciotti che ho fatto, e così sono riuscita a regolarmi per quante maglie mettere su, questa volta 68 che poi finita la parte a coste ho aumentato fino a 77. Il motivo ad onde è fatto su 11 maglie per cui sono venute 7 ripetizioni.

Mi piace e già lo ho usato un po' di volte, ed ora vedendo a che velocità lavoro non è detto che non ne faccia un altro prima della fine dell'anno :-).

Ancora sci di fondo :-).

Qui in valle da noi la neve è praticamente scomparsa, a parte in quella parte chiamata Siberia :-) ma in quota ancora resiste, grazie anche ai cannoni che la sparano, perché purtroppo in queste zone se si aspetta quella caduta dal cielo allora si aspetta a volte a lungo :-(.

Abbiamo fatto una capatina in Val Campelle, lì c'è una pista di sci di fondo gestita dal Sci Club Valcampelle di Scurelle ed esistente grazie ai cannoni sparaneve. Credo che la gestione della pista sia  basata sul volontariato e sui contributi comunali e di qualche sponsor, perché (cosa positiva) sciare lì non costa nulla ma (cosa negativa) non sai mai se e quando la pista è pronta. Vai lì e speri nella giornata giusta, sapendo comunque che qualche foto prima di iniziare la sciata, durante e dopo esce sempre, non importa in quale condizione sia la pista :-).

Comunque sia, in Val Campelle siamo andati il 13 dicembre e la pista era in parte fatta. Quello che intendo dire è che per chi sa sciare e può andare ovunque allora si riusciva a fare un giro sensato per chi come me non ha grandi capacità e vuole restare nella parte più facile è stata una sciata ad ostacoli :-). Nella parte piana avevano lasciato i cannoni con i tubi che portano l'acqua. Dopo aver cercato di capire in che direzione sarebbe stato bene andare e che giretto fare mi sono trovata a dover scavalcare il tubo portaacqua più e più volte, mi sembra di averne contate almeno una trentina e dopo 11 km ero effettivamente sfinita, anche mentalmente :-).

Oggi quindi per andare sul sicuro abbiamo deciso di tornare a Millegrobbe. Lì si paga, il biglietto pomeridiano (dopo le ore 14) costa 5 euro, e sul sito Super Nordic SkiPass trovi tutte le informazioni sulla situazione piste, per cui vai più o meno informato su cosa trovi.

E così è stato ieri, abbiamo trovato un anello pronto e un po' più lungo di 4 km, la compagnia del sole, del freddo, del vento e del ghiaccio che ci ha fatto tremare un bel po'...

...ma in fondo, se non mi sbaglio, oggi è il primo giorno di inverno ed in inverno freddo deve fare :-).

Ve lo avevo scritto che avrei continuato con il rosso :-) e vi avevo anche scritto che poi sarebbe arrivato lui! Eccolo sulla slitta! Con le scarpe fatte ai ferri :-).

Il "trittico" di vasi di Natale che avevo messo lì dove ora c'è lui lo ho spostato all'altro lato del garage...

...e tutto l'insieme ora è così!

Devo ammettere che forse è un po' esagerato ma Natale fortunatamente arriva una sola volta l'anno e quindi va bene :-)!

Eravamo usciti per controllare alcune zone sopra Agnedo, capire se potevano essere adatte alla corsa orientamento e abbiamo scoperto l'Eremo di San Vendemiano!

Era il 6 dicembre e ancora non aveva nevicato. Una bella giornata di sole con una bella scoperta alla fine di una bella strada. Bella, bella, bella ripetuta tre volte :-).

L'eremo si trova sopra Fracena e fino al 1923 era l'unica chiesa del paese. Ritenuta troppo scomoda da raggiungere e danneggiata e profanata durante la prima guerra mondiale venne poi "sostituita" dalla nuova chiesa costruita nella frazione di Fracena, che potete vedere nelle foto di questo post.

I gravi danneggiamenti subiti avevano in un primo momento fatto pensare ad abbatterlo scegliendo fortunatamente poi invece di ristrutturarlo, sia subito dopo la fine della guerra nel 1922 che successivamente tra il 2002 e il 2007. Qui potete leggere di più su questo eremo.

Quando siamo stati lì non era aperto ma una sbirciatina all'interno l'ho data comunque :-)

La posizione dell'eremo mi à piaciuta un sacco...

...e non essendo poi così lontano da casa il mio piano è di tornarci correndo, in una quindicina di km andata e ritorno ce la dovrei fare :-).

Ne ho fatta un'altra :-)!

Vi ricordate la prima, o no? Be', avevo ancora cinque gomitoli tutti di colore diverso e ne ho usati quattro per una sciarpa, questa volta, per me. Eccola!

Sempre con i ferri 4 mm ho montato solo 56 maglie, per farla più "snella" della prima, e poi vai di dritto e rovescio, o per meglio dire dopo il primo dritto vai di due rovesci, due dritti, due rovesci per finire con un dritto.

Lavorando tutto il giorno ci avrei messo meno di una settimana ma io non sono capace di questo, dedicarmi per ore e ore al lavoro a maglia e non fare altro non è la mia cosa e così ci ho messo 5 settimane e poi ho aspettato altre 2 settimane con la sciarpa pronta prima di fermare le codine :-). Insomma un'immensità di tempo, ma ora che fa freddo è pronta! 

Sì, avevo cinque gomitoli, ne ho usati quattro quindi mi è rimasto un altro gomitolo che già so come userò, devo solo sbrigarmi per finire il tutto prima che arrivi il caldo  :-).

Ieri ha nevicato ed oggi eravamo sulle piste :-).

Bisogna approfittarne quando c´è neve perché veloce come è venuta veloce può sparire. L'inverno passato abbiamo sciato solo 8 volte!! Tutte e 8 nel mese di gennaio (2024), poi niente più. Vedremo come andrà quest'anno.

Come avete letto nel titolo del post abbiamo scelto la ormai "famosa" Millegrobbe, famosa perché ve l'ho nominata una marea di volte :-).

Dalla Valsugana sali sull'altopiano per la strada del Menador e già percorrendo la strada sai che lo spettacolo sarà da favola.

Poi arrivi alla piana della Malga (Millegrobbe) e ne hai la conferma. Affascinante (anche) senza sole!

Non resta che inforcare gli sci :-) e spararsi un po' di km in questo paesaggio bianco.

Per me sono stati 15 km, i primi 15 di speriamo molti :-).

E poi sarà rosso anche a seguire:-).

Sposto quello che ho, raccolgo in natura quello che mi serve, metto dei nastri rossi e l'atmosfera natalizia è creata.

Certo la Nandina, con la N maiuscola, che ci regala i suoi colori più belli rende tutto più facile.

Nella cassetta di terracotta ho messo tre ciclamini rossi, qualche pigna e la carta marrone delle buste del pane per dare un po' di calore alle piantine.

Per ora fuori al garage è così, in attesa che arrivi la slitta con il suo guidatore :-).

Proprio come lo scorso anno, 1 dicembre ed il blog si veste a festa!

La stessa intestazione dell'anno passato, che mi è piaciuta un sacco:-)! E gli stessi colori in giro per il blog. Finalmente posso usare il mio colore preferito, il rosso, senza sentirmi dire "ma mica siamo a Natale!" che ingiustizia verso il colore più bello del mondo :-).

In casa, a differenza dell'anno passato, non ho ancora addobbato. Dal sottotetto ho portato giù scatole e scatolette, buste e bustine. Stasera metterò qualcosa e poi proseguo per tutta la settimana.

Ma fuori la porta del garage addobberò solo dall'8....fino a passata la befana. Anche se molto è già pronto :-). Un mese a tema natalizio può bastare, penso io.

Intanto al lato del blog ho messo post dei Natali passati, in attesta delle foto di questo Natale.

E allora che questo periodo abbia inizio!

BUONE FESTE A TUTTI!

Da un po' sto "frequentando" Fracena. Come vi ho già raccontato sto lavorando insieme al mio bello per la cartografia e l'organizzazione di un allenamento/gara per sabato 30 novembre, tra due giorni.

Finito il calendario delle gare di orientamento nazionali e regionali inizia il periodo delle gare allenamento. Gare organizzate in formato semplificato al fine di rendere più agevole l'organizzazione e lo svolgimento, definite appunto allenamenti.

A differenza delle gare vere e proprie, in queste non sono presenti le categorie di età bensì quattro percorsi diversi, dal più facile, il bianco, al via via più difficile, il nero, passando per il giallo ed il rosso. È un allenamento cronometrato, si parte quando si vuole all'interno di una fascia di tempo e alla fine non ci sono le premiazioni.

Dopodomani organizza il mio club ed io ed il mio bello ci siamo occupati di preparare le mappe ed i percorsi. Le iscrizioni si sono concluse questa notte e le mappe le abbiamo mandate in stampo questa mattina. Ora non resta che prepararsi per la gestione dell'allenamento e vi assicuro che non è poco.

L'allenamento partirà da Agnedo, si svilupperà attraverso Villa ed appunto Ivano Fracena.

Di Ivano Fracena ve ne avevo parlato in questo post di inizio anno, quando già lavoravamo alla carta.

Fracena è una piccola località situata ai piedi del Monte Lefre. Non c'è niente se non una chiesa, un cimitero, case, pascoli ed orti/coltivi, un piccolissimo parchetto giochi e due o tre fontane. Isolata, un po' come Samone, conta circa 350 abitanti insieme alla frazione di Ivano. Ivano Fracena che dalla metà del 2016 appartiene al comune di Castel Ivano.

Ricordo ancora una delle nostre prime camminate quando partiti da Ivano siamo saliti sul Lefre e poi scendendo siamo passati a Fracena, desideravo un bombolone, come chiamo io il krapfen :-) e dicevo al mio bello, "ora troviamo una pasticceria/bar e mi prendo un bel bombolone" ma niente! A Fracena non c'era e non c'è niente! Nessuna pasticceria, nessun bar, nessun negozietto. Ora che l'ho cartografata e conosciuta meglio lo so bene. Lo stesso vale per Ivano.

Ivano e Fracena sono due insediamenti medioevali uniti una volta solo dalla vecchia strada stretta e sterrata che passava e tutt'ora passa sotto al piccolo cimitero, troppo stretta per le macchine. Dopo la grande guerra è stata costruita una nuova e "grande" strada, sopra al piccolo cimitero, oggi ben asfaltata e larga, adatta ai "grandi" mezzi con cui giriamo oramai in questi tempi.

Fracena, una serie di viuzze e case appoggiate l'una all'altra con alle spalle il monte Lefre, davanti una bellissima vista sulla vallata e ad ovest sormontata dal "Castel Ivano"

Ed è proprio grazie al Castello che queste due frazioni hanno avuto vita.

Fracena, a vocazione agricola, situata in zona esposta in una conca naturale era la parte dove gli appezzamenti di terra venivano dati come paga agli arimanni obbligati a prestare servizo militare in difesa del castello. È nata così e la vocazione agricola e pastorizia è rimasta.

Fracena, dove oggi la vita sembra passare tranquilla, mi è proprio piaciuta. Arrivi a Fracena e la strada finisce, o scendi a valle o lasci la macchina e prosegui a piedi (o in rampichino :-)). Ho parlato con alcuni abitanti del luogo giusto per chiedere il permesso per mettere i punti di allenamento, persone di tutte le età, originari della frazione o nuovi arrivati, e non ho ricevuto neanche un "no". Sono stata fortunata, mi sono imbattuta nelle persone "giuste", o forse è che nei luoghi più isolati trovi le persone più aperte.

Eccole!

Quando ci siamo trasferiti avevo comprato all'Ikea un vaso con queste tre piantine, dovrebbero essere tutte e tre delle Crassula sp.

Dopo due anni e mezzo tutte sempre insieme nello stesso vaso mi sembrava iniziassero a soffrire e siccome mi dispiaceva "perderle" ho provato a dividerle ed ora ognuna ha un vasetto e sono proprio carine. Le tengo sul davanzale della cucina insieme al ciclamino vinto alla gara di MTBO e alle due foglioline di echeveria che stanno crescendo a piantine, o almeno una di loro.

Durante la separazione ed il trapianto si sono staccate queste quattro foglioline e ho deciso di fare un esperimento e cercare di fare crescere delle piantine.

Le ho messe in vicinanza dell'acqua, in questo modo qui sotto (nel contenitore di plastica c'è dell'acqua) e le ho lasciate sul davanzale del bagno dove facciamo la doccia in modo che a tratti l'umidità dell'aria fosse alta.

Era la fine di agosto e le ho lasciate lì quasi scordate. Cioè le vedevo ogni giorno ma non pensavo a loro fino a che ho visto che tre di loro avevano iniziato a generare una piantina ognuna.

Ora si stanno seccando il che vuol dire che le nuove piantine stanno crescendo e prendendo le energie dalle foglioline madri. Vedremo come si evolve la situazione :-).