Che poi può anche andar bene così, che alla fine non mi sono fatta male :-)!
Siamo partiti sabato mattina alla volta di Golasecca (Varese) per partecipare alla 5a prova di Coppa Italia Middle di mountain bike orienteering. Un viaggio più lungo di quello che doveva essere, troppo traffico, troppi incidenti, troppi rallentamenti.
Mi sono messa sulla linea di partenza non troppo convinta. Non mi sono sentita sicura per tutta la gara, sono andata lenta e ho fatto troppi errori e così la gara è finita male.
Domenica eravamo a Borgo Ticino (Novara) per la 6a prova di Coppa Italia Long ed è stata una brutta copia di quella di sabato, solo più lunga, lenta, insicura, quattro cadute (una anche in un cespuglio di rovi hahaha) senza conseguenze e alcuni errori. Ed è finita peggio di quella del giorno prima.
Fortuna che al ritorno abbiamo trovato poco traffico e il viaggio è filato liscio, così sono riuscita anche a fare una lavatrice prima di andare a letto e lavare via lo sporco e la delusione di questi due giorni di gare :-).
La scorsa settimana non siamo partiti in camper causa previsioni meteo che indicavano pioggia. Questa settimana malgrado le previsioni meteo dicessero la stessa cosa abbiamo deciso di andare :-)!
Partiamo martedi mattina 26 agosto direzione Sanzeno in Val di Non per parcheggiare il camper e intraprendere la "passeggiata nella roccia" fino al Santuario di San Romedio.
Non ci perdiamo la visita all'interno...
...e un saluto all'orso Bruno.
Ci spostiamo al Lago di Santa Giustina. Eravamo stati lì di ritorno dal viaggio di metà luglio e ci eravamo fermati per fotografare la scultura di Martalar il Radicosauro e per questo sapevamo di poter passare un'ora gratis al parcheggio del lago per pranzare e decidere dove fare la "tappa" successiva.
Appena parcheggiato il camper faccio subito una "corsa" per affacciarmi sul lago e vedere di nuovo, questa volta da lontano, il Radicosauro. Tutto a posto era ancora lì :-).
Pranziamo e partiamo alla volta della Val di Rabbi. Dopo un po' di "fatica" a decidere dove parcheggiare ci mettiamo al piccolo parcheggio del parco giochi e lì passiamo anche una notte tranquilla.
Ma prima di andare a letto, vedendo i cartelli che indicano la direzione per la cascata del Ragaiolo e il ponte sospeso decidiamo di fare una camminata fino a lì.
La mattina dopo prendiamo il bus navetta (costo 2 euro a persona con biglietto valido per tutta la giornata) e arriviamo alla località Coler dove cominciamo la nostra camminata.
I cartelli avvertono della presenza dell'orso...
...noi siamo attrezzati con campanellini per far sentire la nostra presenza e sappiamo come comportarci in caso di incontro con questo stupendo plantigrado. Poi certo ci vuole anche fortuna e malgrado uno sia preparato tutto può andare storto. Ma in fondo anche attraversare sulle strisce bianche è un rischio!
Quindi senza timore iniziamo la camminata in questa bellissima valle...
...direzione Cascate del Saent...
...passiamo le cascate e continuiamo a salire e poi proseguiamo nella valle godendo di un bellissimo paesaggio.
Cammina che ti cammina direzione, Rifugio Dorigoni, troviamo la compagnia di un greggione di pecore e capre :-)...
...camminiamo in mezzo a loro e ad un certo punto i pastori ci chiedono di fermarci per non disturbare il loro passaggio e così ci sediamo insieme al loro cane, mangiamo i panini e godiamo dell'"evento".
Inizia a piovere e passato il greggione decidiamo di cominciare il ritorno.
Prendiamo il sentiero della "Scalinata dei Larici monumentali"...
...lungo il percorso si "incontrano" larici di centinaia di anni, anche giovani di 400 anni :-).
Dopo 14 km e oltre 1000 m di dislivello fatti siamo di nuovo al punto di partenza :-) e prendiamo il bus navetta per scendere fino al parcheggio del camper.
Nel tardo pomeriggio decidiamo di spostarci a Peio Fonti per passare lì la notte ed essere più vicini alla partenza della camminata del giorno dopo. La sera comincia a piovere e piovere e piovere e continua tutta la notte. La mattina dopo piove ancora e così invece di fare la camminata in montagna facciamo dei brevi giri a piedi nei diversi paesini e poi decidiamo di tornare a casa e concludere questa avventura in camper.
2 giorni della Valsugana: Coppa del Trentino Sprint e Campionato Trentino Long
Corsa Orientamento agosto 25, 2025Dopo tre mesi di stop dalle gare ho ricominciato.
Il 25 maggio mi ero infortunata al legamento mediale del ginocchio destro e ho dovuto smettere di allenarmi e gareggiare. Nessun allenamento di corsa per tre mesi, camminate in montagna, alcune molto semplici e leggere, qualche giro in bici e poi a fine luglio ho provato con 9 minuti di camminata e un minuto di corsa dolorante. Dolore, dolore, dolore. Due settimane fa ho fatto una risonanza magnetica che ha mostrato la presenza di una sacca di liquido e probabilmente è quella che mi provoca dolore, dolore, dolore.
Comunque sia, per tre mesi non ho fatto un solo allenamento di corsa. Ho alternato camminata a corsa arrivando a correre fino a ben tre minuti di seguito :-)! Non sarà un po' troppo? :-)
Questa due giorni di gara era una prova per me, vedere se il ginocchio reggeva. Il primo giorno, sabato, era una gara sprint a Torcegno. È andata bene, il ginocchio ha retto in salita, nelle discese mi faceva male per cui rallentavo...ma sono riuscita a vincere :-).
Decido allora di provare a gareggiare anche il giorno dopo, ieri domenica, in bosco, in Val di Sella, il Campionato Trentino Lunga Distanza.
Parto tranquilla, so che non devo rischiare, il mio bello mi aveva detto una sola cosa "NON ROMPERTI!" e così ho fatto. Sono andata lenta, controllata, attenta ad ogni passo, ho sentito del dolore sopportabile, ho fatto un solo errore (anche se grande :-() e ho vinto anche questa gara e così la 2 Giorni della Valsugana. Naturalmente nella mia categoria W45.
Ora un solo problema, dopo meno di un mese dal taglio di capelli è già ora di sistemarli :-).
Mamma mia che libro! Non mi è piaciuto per niente! Come vi ho detto più volte i libri li prendo a caso e forse dovrei smettere di fare cosi perché se avessi letto le recensioni (di italiane non ne ho trovata una positiva!) non lo avrei di sicuro preso!
Non so che dire, ho dovuto rileggere più volte la prima parte per comunque non capire molto. Ad un certo punto ho pensato che mancassero delle pagine o che magari proprio quello che avevo io era stampato male, con parti scollegate una dall'altra. Un racconto assurdo dall'inizio alla fine, alla quale sono arrivata solo perché il "romanzo" era corto, solo ufficialmente 160 pagine, ma sono di meno.
Dopo averlo finito sono andata a cercare le recensioni perché mi chiedevo se fossi l'unica a non averci capito niente e ad averlo giudicato così male. E invece non sono la sola. Leggendo le recensioni di molti lettori ho letto esattamente quello che pensavo io. Che peccato! Una delusione enorme!!
Darò alla scrittrice un'altra opportunità perché ho un altro suo libro che aspetta di essere letto. Speriamo sia meglio!
In questi giorni instabili, per quanto riguarda il meteo, non sappiamo che fare :-), andiamo o non andiamo a prendere il sole?
Oggi avevamo programmato di arrivare in bicicletta alla spiaggetta del Brenta, circa 14 km per arrivarci (e 14 km per tornare). Poi ha iniziato a piovere. Allora abbiamo aspettato e dopo pranzo abbiamo deciso di andare più vicini in modo di tornare veloci se avesse cominciato di nuovo a piovere. E così siamo arrivati al laghetto del parco Fluviale di Carzano.
Erano le due del pomeriggio e ci siamo presi i posti in prima fila :-). Che fortuna abbiamo pensato, ancora nessuno qui.
E poi non è arrivato assolutamente nessuno! Soli soletti, che si sta bene :-), siamo rimasti 1 ora e 45 minuti prima che arrivassero nuvole minacciose che ci hanno fatto decidere di tornare a casa.
Ora speriamo in giornate più sicure dal punto di vista meteorologico che così partiamo in camper :-).
Giro ad anello nel Lagorai: Malga Cagnon di Sotto, Passo Palù, Passo Cagnon di Sopra, Malga Cagnon di Sopra, Campio
Escursioni agosto 19, 2025Dovevamo partire con il camper. La nostra classica "due notti e tre giorni" in libera :-). Ma visto che le previsioni da domani mettono bruttissimo tempo abbiamo cambiato idea e scelto di rimanere a casa...ma non in casa...e approfittato del pomeriggio con un po' di sole per un giretto in montagna sulle montagne del Lagorai, le montagne di "casa". Poco frequentate e selvagge a modo loro. Bellissime!
Insomma, oggi dopo pranzo abbiamo preso la macchina e superata Telve siamo arrivati a Telve di Sopra e da lì abbiamo imboccato la strada che percorre la Val Calamento (la strada verso il Passo Manghen), una valle secondaria della Valsugana. Siamo arrivati fino a Malga Cagnon di Sotto e parcheggiato, da qui proseguito a piedi. Obiettivo un giro ad anello.
Iniziamo a salire lungo il sentiero 370 che porta a Passo Palù a 2071 m slm.
Arrivati al passo si gode della vista sulla Valle dei Mòcheni.
Dopo una brevissima sosta per due foto abbiamo proseguito seguendo il sentiero 340,
continuando a salire per un breve tratto e poi per un lungo tratto camminando in costa...
...fino a Passo Cagnon di Sopra, 2121 m slm...
...da qui inizia la discesa verso Malga Cagnon di Sopra seguendo il sentiero 314...
...e superata la malga si arriva a Campoi, si prende la strada forestale e finalmente si cammina di nuovo in pianura...e le ginocchia ringraziano :-).
Da Campoi è ormai rimasto poco per raggiungere di nuovo Malga Cagnon di Sotto, la macchina e dichiarare questo giro ad anello concluso :-).
Qui i dati per chi fosse interessato a fare questo giro: lungo poco meno di 7 km con meno di 500 metri di dislivello. Una prima parte tutta in salita (sentiero 370), comoda senza difficoltà , fino a Passo Palù. Poi si continua (sentiero 340) un po' a salire su sentiero ciottoloso e dopo si prosegue in costa sempre su sentiero ciottoloso, come mostrano le foto. Arrivati a Passo Cagnon di Sopra inizia la discesa (sentiero 314), comoda e senza difficoltà proprio come è stata la salita. Raggiunta Malga Cagnon di Sopra si prosegue in pianura (strada forestale bianca che collega Malga Cagnon di Sopra con Malga Cagnon di Sotto) e poi in leggera discesa. Un giro senza nessuna difficoltà se non che richiede un po' di allenamento per la salita, ma andando tranquilli non è niente di estremamente faticoso. I sentieri sono ben segnati e facili da seguire. Noi ci abbiamo messo 2 ore e 15 minuti comprese le soste. I panorami sono bellissimi, come sempre qui nel selvaggio Lagorai.
E se vuoi fare un'altra camminata sempre partendo dalla Val Calamento puoi scegliere quella per Monte Sètole!
Non dico che non mi sia piaciuto, anzi, dico che ci ho messo tantissimo a leggerlo!
Avrei dovuto riconsegnarlo il 27 giugno, lo consegnerò lunedì che viene, 11 agosto. Al momento di darlo mi vergognerò, lo so, ma devo pur restituirlo.
Ci ho messo tantissimo, un po' perché i libri a "capitoli" non sono i miei favoriti, un po' perché fa avanti e dietro temporalmente, un po' perché mi perdevo tra i personaggi...ma soprattutto perché siamo stati via molto in camper. Pensavo che il camper fosse il luogo perfetto per leggere :-), arriva la sera, stai chiuso lì dentro, non hai molto da fare se non lavorare a maglia o leggere; e invece nei nostri viaggi in montagna vivendo "in libera" non ho fatto né l'una né l'altro, la sera eravamo lì a pensare cosa mangiare il giorno dopo, dove parcheggiare, dove dormire.
Mi ci sono voluti altri due giorni sulla spiaggia del Lido di Jesolo per poterlo finire. Sempre in camper ma in area sosta. La stessa dove siamo stati a giugno. Non devi pensare a cosa mangiare, che attaccati alla corrente il frigo va sempre e il cibo l'ho portato tutto da casa, non devi pensare a dove parcheggiare e dormire. Hai tempo per leggere.
Siamo partiti martedì mattina 5 agosto, arrivati verso le 12 ci siamo parcheggiati, abbiamo allestito la nostra casetta e via in spiaggia a leggere:-). Un po' di nuoto, e poi a leggere sotto l'ombrellone.
Nel tardo pomeriggio stanchi del mare abbiamo preso le biciclette e siamo andati a prendere un pezzo di pizza al taglio, malgrado il frigorifero fosse pieno, lo so che va a finire così :-). Mentre andiamo mi punge una vespa, al polso, porca miseria! Un dolore tremendo, me ne capita sempre una! La notte la passo in sofferenza per il prurito della puntura ma resisto e non gratto :-). Il giorno dopo inizia a gonfiarsi metà braccio e io inizio a pensare se sia il caso di andare al pronto soccorso, ma al solo pensiero di quante ore sarei dovuta stare in attesa in sala di attesa :-) decido di attendere il mio destino in riva al mare, con le pagine del libro a tenermi occupata a non pensare al prurito, all'allergia, all'infezione :-).
Mercoledì tirava un vento tremendo, niente nuoto e invece un saaacco di pagine lette e il gonfiore al braccio che si estende.
Giovedì mattina inizio di nuovo a pensare di andare al pronto soccorso perché ora è gonfia anche la mano; ma ancora una volta decido di sfidare la buona sorte e aspettare sulla spiaggia, a leggere le ultime 10 pagine. Poi nuoto e dopo inizio un nuovo libro, perché tanto restiamo fino a venerdì 8 agosto e quindi c'è ancora tempo per molte altre pagine. Il braccio è gonfio e rosso ma tornando a casa venerdi posso attendere ancora un po', vedere l'evoluzione del gonfiore ed eventualmente andare al pronto soccorso a Borgo Valsugana, che li mi conoscono :-).
Venerdi mattina la mano è sgonfia e il gonfiore al braccio diminuisce, ultime pagine di lettura in riva al mare e poi rientro a casa e niente pronto soccorso, neanche arrivati in Valsugana :-).
"Cambiare l'acqua ai fiori" ha avuto molto successo, una storia triste a mio avviso, e leggendolo ho capito che sì, il lavoro di guardiano di un cimitero farebbe per me, ma che no, non vorrei essere la protagonista di questo libro, niente della vita di Violette vorrei che fosse successa o che in futuro succedesse a me.
Ci pensavo ormai da tanto e l'ho fatto! Ho tagliato i capelli. Da lunghi a corti in una botta e la treccia la donerò a Una Stanza per un Sorriso!
L'ultima volta che li avevo tagliati corti era novembre 2018 e vivevamo a Maiorca. Già allora avevo pensato di donarli senza poi realizzare il mio proposito e i miei capelli erano finiti a terra! Un dispiacere immenso con il senno di poi. Questa volta non ho fatto lo stesso errore!!
Da quel taglio a Maiorca a quello di questa volta sono passati degli anni, quasi sette, durante i quali ho preso la sanissima decisione di smettere di usare l'henné e lasciare i capelli crescere del loro colore naturale, che ora è sale e pepe, molto più sale sul davanti e molto più pepe sul dietro, e indovinate cosa, mi piacciono da morire :-)!
A novembre 2024 dopo quasi cinque anni dall'ultimo henné (19 dicembre 2019), in previsione di volerli donare, ero andata a fare un taglio preparatorio ed eliminare la parte colorata perché avevo letto che i capelli con henné generalmente non venivano accettati.
Ero uscita insoddisfatta, come spesso succede. Benché fosse un taglio preparatorio volevo comunque avere un taglio che a me piacesse e invece la parrucchiera malgrado le avessi mostrato delle foto, lei, aveva fatto di testa sua. Non è la prima volta che succede. I miei capelli non sono né lisci né ricci, i miei capelli sono MOSSI! MOSSI!! e parrucchieri esperti di capelli mossi, grossi, tanti e crespi ce ne sono pochi, mi sembra di capire.
Insomma le avevo spiegato mostrando le foto che li volevo sfilati, mantenendo le lunghezze il più possibile, togliere solo la parte con l'henné, perché le avevo detto che poi li avrei voluti donare, li volevo tagliati con il rasoio in modo che venisse un accenno di taglio shaggy, un po' leggero, in modo da poter asciugare più velocemente le lunghezze, ma lei niente, i miei capelli si dovevano tagliare con le forbici per aiutare ad arricciarli e fare volume. Non mi ascoltava.
Le ho detto che io non devo aiutare i miei capelli a fare volume, i miei capelli SONO volume :-)! E non volevo che i capelli formassero dei ricci, perché lo so bene che potevo farli arricciare, ma dovevo fare uno styling adatto, usare prodotti giusti e asciugarli con il diffusore. Ma sapete quanto ci vuole in inverno ad asciugare con il diffusore quel popo' di capelli che, ormai devo dire, avevo :-)? Be, non lo so neanche io, perché con il diffusore non sono mai riuscita ad asciugarli completamente. Li lavavo, li tenevo arrotolati in una maglietta di cotone o asciugamano per circa due ore, asciugavo con il diffusore la parte vicino la cute, per circa 40 minuti, giusto per non sentire freddo e poi cedevo, facevo un'ananas (la classica crocchia) e li lasciavo lì in cima alla testa al loro destino. Se era sera mettevo un asciugamano sul cuscino e andavo con questa crocchia bagnata a dormire...e mi svegliavo con questa benedetta crocchia ancora umida. Se ero riuscita a farli arricciare duravano fino al primo allenamento e poi perdevano la forma perfetta. Insomma per farli arricciare carini carini avrei dovuto perdere la vita dietro ai capelli, e questo per farli diventare quello che in realtà non erano. Se ci metti anche che a me i miei capelli mossi piacciono un sacco; chissenefrega se non piacciono agli altri, allora farli arricciare era solo una pazzia :-).
Insomma a novembre il taglio viene fatto (e ti pareva) a suo gusto e non a mio, tagliati molto più corti di quello che volevo io, così facevano volume! Arrivavano altezza le clavicole!! Proprio quella mezza lunghezza che a me non piace! Io amo i capelli corti o i capelli lunghi, e sì lo so, si deve passare per la mezza lunghezza per averli lunghi e okay, sì, ci passo, ma io volontariamente non me li faccio tagliare a mezza lunghezza, IO!
E vabbé, ormai è andata, penso, in fondo lo so che va così, ci sarà una ragione per cui vado da un parrucchiere una volta ogni sette anni :-). È solo un taglio preparatorio, ora devono crescere per poi poterli donare, e con quel pensiero e con i capelli a quella odiata mezza lungezza in testa i mesi passano e i capelli crescono :-).
Verso maggio inizio a visitare più parrucchieri sperando di trovare qualcuno che si occupasse della donazione, ma non trovo nessuno. Quindi mi metto alla ricerca di associazioni a cui per donare i capelli direttamente e trovo "Una Stanza per Un Sorriso". A metà luglio li contatto via Instagram per chiedere se il mio "tipo" di capelli venisse accettato e il giorno dopo ricevo la risposta: accettavano tutti i tipi di capelli, tinti e naturali, l'importante è rispettare attentamente le regole, ed eccole qui sotto:

E così, tornata dal viaggio in Valle d'Aosta decido di tagliarli. Giovedi mattina, ultimo giorno di luglio, li lavo accuratamente, non metto nessun prodotto, li lascio liberi e naturali, li asciugo così come vengono, questa volta tutti, bene bene, come non ho mai fatto prima, nessuna crocchia mezza bagnata in cima alla testa, asciugati completamente con il diffusore per la prima volta...sapendo anche che sarebbe stata l'ultima asciugatura di questa mia lunga amata chioma...
...due minuti prima delle 14 prendo il telefono, chiamo e spiego alla parrucchiera che ero quella che era passata settimane prima chiedendo della donazione e chiedo se fosse stato possibile venire direttamente a fare il taglio. Alle 14:30 ero da loro, seduta e con la treccia pronta per essere tagliata...
...e ZAC! Poco dopo, come per magia, avevo i miei capelli corti :-)...
...e una treccia da donare :-).
Se anche tu hai i capelli lunghi e stai pensando ad un taglio corto allora non dimenticare di donare i tuoi capelli. Pensaci! È un peccato lasciarli andare sul pavimento e spazzare via così con due colpi di scopa quel dono prezioso! Non credi?
Se siete in Val di Non fate un salto al Parco delle Plaze sul Lago di Santa Giustina e lì trovate il Radicosauro di Marco Martalar.
Noi ci siamo stati sulla via del ritorno dopo l'avventura in camper di metà luglio.
Questa è la prima scultura di Martalar installata nella Val di Non. I legni e le radici usate per la creazione provengono direttamente dal lago ed essendo stata installata sulla rive di esso potrà succedere che in alcuni periodi dell'anno essa venga parzialmente immersa nell'acqua.
L'autore, Marco Martalar, spiega che non è né un animale né una creatura mitologica esistente ma un'opera totalmente di fantasia.
Lunga 7 metri e alta 5 è stata il frutto di più di due mesi di lavoro ed è stata inaugurata il 21 marzo di quest'anno e noi appena siamo passati in zona non ce la siamo fatta scappare :-).