Dopo la trasferta di Comacchio non vi ho più raccontato delle gare di corsa orientamento ma questo non vuol dire che non ne abbia fatte e che non ne abbia vinte :-). E quanta "roba" da mangiare ho portato a casa!

Ma neanche in questo post scriverò delle gare bensì della roba da magna' che ci portiamo dietro alle gare. Come vi ho già raccontato sperimento sempre nuove ricette di qualcosa comodo da portare in viaggio e che non siano sempre i soliti panini, poi quelle che vengono bene me le annoto qui sul blog per poi trovarle facilmente quando voglio rifarle...e queste le rifarò e le porterò ad altre gare :-).

250 gr di spinaci (cotti con lo spicchio di aglio e l'olio)

250 gr di ricotta

1 uovo

50 gr parmigiano

40 gr pangrattato o quanto basta

1 spicchio di aglio

sale

olio extravergine di oliva

sono partita dagli spinaci congelati che ho cotto con lo spicchio di aglio e l'olio

li  ho sminuzzati con le forbici tagliandoli a caso direttamente nella padella

li (gli spinaci) ho poi messi in un colino a scolarsi e raffreddarsi, ogni tanto, molte volte, li ho strizzati con un cucchiaio per far uscire più liquido possibile (che potete recuparare per annaffiare fiori e piante :-))

ho messo a scolare anche la ricotta, la mia aveva molto liquido ed è meglio eliminarlo

ho poi mescolato la ricotta con l'uovo, gli spinaci ed il parmigiano grattuggiato, assaggiato e aggiustato di sale

ho aggiunto il pan grattato, amalgamato, formato le schiacciatine

le ho adagiate su una teglia ricoperta con carta da forno

e cotto nel forno preriscaldato a 200 gradi per circa 20 minuti, passato metà tempo le ho anche girate

una volta fredde le ho messe in un contenitore e via con noi alle gare!

A proposito, domani gareggiamo di nuovo però questa volta porto un'insalata fredda di farro e orzo...che il forno oggi proprio non mi andava di accenderlo :-).

Eccola che fiorisce bellissima in questo periodo!

La tengo fuori in terrazza tutto l'anno, sì anche in inverno, esattamente come facevo a Maiorca. Fuori anche quando qui nevica e la temperatura va sotto zero.

Sono andata a rileggere i post sulle piante nel mio blog maiorchino per sapere quando l'avevo acquistata e ho visto che ho post e foto della primavera 2019 ma non ho scritto niente riguardo a quando l'avevo comprata. Quelle foto e quei post indicano comunque che è con me, con noi :-), da almeno cinque anni!

È una Echeveria purpusorum, originaria del Messico che in questi anni mi ha regalato belle fioriture.

E sembra che le figlie non siano da meno, o almeno una di loro :-)! Vi ricordate l'avevo riprodotta, cioè lei aveva fatto delle "rosette" figlie ed io le avevo separate dalla madre facendo cinque piantine da regalare. Due a Natale hanno trovato nuove case. Una è in Puglia e ha fiorito :-). Questa qui sotto la foto della sua fioritura.

Una è a Roma e ancora non si "muove", cioè niente fioritura e le altre tre sono ancora qui con me. Le ho tenute al chiuso tutto l'inverno su un davanzale luminoso ma senza sole e si sono trovate bene. Ora le ho messe fuori in terrazza e vedo già dei cambiamenti, sembra si stiano rinsecchendo ma credo sia solo una reazione al cambiamento di posto. Speriamo resistano che devono anche loro andare in nuove case :-).

Non ha fatto bel tempo ma almeno non ha piovuto!

Ieri siamo andati sulla Piana di Marcesina per un giro in mountainbike. L'inverno appena passato eravamo stati lì per lo sci di fondo, qui il post per vedere la sua bellezza in inverno :-). Un luogo esteso e bellissimo a mio parere, dove i dislivelli non sono impossibili ed è un piacere girarci.

Da casa in 30 minuti in macchina siamo ad Enego e poi si prosegue per altri 20 minuti fino al Rifugio Valmaron. Lì si può parcheggiare e proseguire a piedi o in bici ed in inverno con ciaspole o sugli sci di fondo.

Abbiamo preso la stessa strada dove sciamo in inverno e ci siamo dati all'avventura.

Siamo partiti dalla Valsugana con 20 gradi e una volta su c'erano 14 gradi e vento che ha reso il giro in bici un po' sofferente e più corto di quello che avevamo pensato :-(.

Ma è stato almeno un unizio di attività estiva ed ormai credo che l'estate si stia avvicinando a grandi passi per cui, se lo vogliamo, potremo godere di giri in bicicletta più lunghi...o almeno così spero.

Vi ricordo anche che sulla Piana di Marcesina trovate l'Aquila di Martalar :-).

In questi giorni è così. Meno affollata di prima e in attesa che arrivi l'estate e finisca la pioggia. 

La ghirlanda ha cambiato posto ed è finita sopra la libreria :-).

Come vedete le fanno compagnia tre fiori ritagliati dalle pagine di una rivista che mi è arrivata per posta. Tre suppergiù tondi con il feltro giallo e arancione al centro ed il fil di ferro come gambo e via li ho fatti in pochi minuti di lavoro :-).

Il Photos cresce e per la piantina, anche lei di pothos, che ho tirato su tenendola in acqua è arrivata l'ora di metterla in terra.

Lo "zeppo" :-) di bambù si è allungato ma durante la nostra assenza dalla Valsugana e la nostra presenza a Maiorca molte delle foglie si sono seccate, vedremo come sarà la sua evoluzione.

E la gallinella ricavata dai miei vecchi jeans per ora è lì ad osservare che succede in cucina :-).

Lo stesso giorno e nello stesso posto dove avevamo comprato i fiori di calibrachoa abbiamo comprato anche quattro piante di pomodoro. Hanno trovato casa nelle due cassette che usavo per i viburno, vi ricordate? Ecco i pomodori appena "travasati".

I viburno li ho separati dal momento che non si sentivano più così bene insieme e ho deciso di usare le due cassette che li ospitavano per fare un orto in vaso. Vabbé, ho esagerato, orto non proprio dato che abbiamo messo solo i pomodori ma è almeno un inizio...e forse per quest'anno anche una fine dal momento che siamo già quasi a metà giugno e non so se ormai sia tardi per mettere altro.

Malgrado il poco caldo, il poco sole e la tanta pioggia sono riusciti a crescere...

...hanno messo i fiori e si sono formati già dei frutti, oggi li ho contati e stiamo a otto pomodori già formati e molti fiori da trasformarsi in frutti :-).

Ora speriamo solo che tutto vada bene e che prima o poi diventino grossi, rossi e maturi...perché per ora i pomodori li compriamo a caro prezzo che fuori non fa altro che piovere :-).

Sono tornata alla finestra scambialibri, come ormai la chiamo io.

Dovevo far girare l'ultimo letto, è da quando ero tornata da Maiorca che mi ripromettevo di andarci. Ma poi i giorni sono passati, la pioggia è stata tanta e io ho sempre rimandato la camminata, sì perché a quella finestra io ci vado a piedi, 3,5 km ad andare e altrettanti a tornare che naturalmente si possono aumentare.

Due giorni fa ha piovuto tutto il giorno, eravamo tornati da un fine di settimana con tre gare e una bella camminata ci sarebbe stata bene, giusto per rilassare le gambe e anche un'occasione buona per far circolare il libro. Sono uscita che ancora pioveva, munita di ombrello e giacca impermeabile, ma lungo il tragitto ha smesso e una volta arrivata alla finestra ho potuto sbirciare asciutta in tutta tranquillità. A parte un bambino che mi ha chiesto se mi potevo spostare che doveva leggere i titoli dei libri :-), almeno questa postazione scambio libri sembra funzionare...e ancora nessun vandalo l'ha rovintata! Un buon segno.

All'interno ho trovato anche un sasso con un cuoricino dipinto su :-).

Ho curiosato tra i libri e trovato questo che avrei anche preso...

...se non fosse che ne ho già alcuni a casa da voler leggere, quindi inutile prenderne un altro da aggiungere alla pila :-).

Ho lasciato quello che dovevo far circolare...

...messo in ordine "di altezza" i libri...

...che quando c'è ordine tutto è più carino e poi mi sono avviata verso casa più leggera di un libro :-).