22 dicembre 2022
dicembre 22, 202323 anni e passa insieme ed un anno da sposati :-)!
Ci abbiamo messo 22 anni per deciderci e una volta deciso abbiamo avuto contro tutto quello che poteva esserci per la nostra situazione; ma alla fine tutto quello che è successo ci ha portato alla data più bella, dopo 22 anni insieme ci siamo sposati il 22 dicembre del 2022. A volte bisogna solo lasciar andare gli eventi e accettare tutto il bello perché il nostro matrimonio è stato da favola! Come già vi ho detto :-).
Insomma, torniamo indietro, ora vi racconto.
Appena ottenuta la residenza, anzi già prima di ottenerla (eravamo in novembre/dicembre 2021) avevamo comunicato al comune che ci saremmo voluti sposare e che quindi volevamo iniziare la procedura per il matrimonio. Chi avrebbe mai pensato che poi sarebbe passato un anno prima di poterlo fare. La questione, che a parole sembrava molto semplice, si è rivelata ben presto più complicata del previsto tanto che durante quei mesi avevamo valutato la possibilità di sposarci in Svezia o in Spagna.
Il primo problema, o forse uno dei tanti, era che avendo vissuto per molti anni fuori dall'Italia non avevano "controllo" della nostra situazione familiare e la prima cosa da fare era dimostrare di non essere già sposati tra di noi o con qualcun altro. Serviva un documento dalla Svezia, dove noi eravamo già registrati come conviventi, che attestasse che io fossi nubile e lui celibe. La pratica poteva essere iniziata via l'ambasciata svedese a Roma e quando andammo lì per il rinnovo del passaporto avviammo anche la pratica di matrimonio.
Mentre quella pratica viaggiava per vicoli sconosciuti ed oscuri che dopo un po' diventarono senza uscita scoprimmo che la seconda cosa da dimostrare, o forse sarebbe dovuta essere la prima, era che noi due non fossimo fratelli! Il che mi sembrava assurdo!!
Avevano il mio certificato di nascita con il nome dei miei genitori, e quello del mio bello con i nomi dei suoi genitori, mi sembrava palese che non fossimo fratelli! Ma voi sapete quando la burocrazia deve fare il suo dovere le cose più semplici diventano infinitamente complicate. Nel nostro caso il problema era che il certificato di nascita del mio bello era quello originale mentre ormai nel 2022 "grazie" ai vari regolamenti europei e agli accordi tra stati il certificato doveva essere redatto su un modulo specifico, eccheccavolo!
Dal momento che mi avevano detto che in Italia vale l'autocertificazione avevamo pensato di risolvere dichiarando semplicemente di non essere fratelli, cioè eravamo nati in due paesi diversi, i nomi dei nostri genitori li avevano, noi dichiaravamo di non essere fratelli e così la mia idea era che saremmo dovuti essere a posto per questa cosa.
Ma no, non andava bene, il mio bello assurdamente poteva essere stato adottato dai miei!! Proposi la soluzione che mia madre avrebbe potuto dichiarare di non aver adottato il mio bello dal momento che era già chiaro che lei non lo aveva partorito, inoltre avevamo uno stato di famiglia con il nome di mamma, papà e del mio unico fratello, il nome del mio bello non compariva da nessuna parte :-). Questa soluzione non veniva accettata, ci sono (giustamente) regole a volte assurde da seguire. L'unica cosa da fare secondo loro era di prendere contatto con gli uffici anagrafici del comune di nascita del mio bello e farci redigere il certificato di nascita sul modulo specifico come indicato nel regolamento europeo di riferimento. Incavolati crediamo a quello che ci dicono e cerchiamo di risolvere la questione.
La sorella del mio bello ci fa il favore di andare all'anagrafe e scopre che non bastava la delega, il mio bello si sarebbe dovuto presentare di persona a ritirare il certificato. Oddio, non è che fosse un gran problema perché a noi fa sempre piacere andare a trovare sua sorella/mia cognata, il problema era che dovevamo organizzare in fretta il viaggio per far sì che non scadessero i documenti inviateci dalla Svezia. E così verso la fine di agosto partiamo. Andiamo all'appuntamento con l'anagrafe e lasciamo l'ufficio sì con un documento ma redatto su un modulo differente da quello richiesto in Italia, perché secondo loro quello che ci lasciavano era l'unico giusto dal momento che il regolamento europeo a cui si riferiva l'Italia era stato sostituito da un altro successivo regolamento europeo.
Va bene, capito, già sapevo che al ritorno in Valsugana avremmo avuto problemi :-).
Ma i problemi che avevo predetto io erano solo una parte di quello che poi è accaduto. Il cinque settembre (2022) dovevamo andare agli uffici del comune per portare il tanto temuto certificato e sentivo in qualche modo che la guerra tra i due uffici dell'anagrafe (e tra i due stati) era cominciata. Ma la verità che ancora non sapevamo è che sarebbe successo di peggio.
Torniamo in Valsugana il 3 settembre e il giorno dopo io ed il mio bello abbiamo la splendida idea di uscire a fare un giro in bici sulla ciclabile e qui CRASH, BOOM, BANG! Cado dalla bici, trauma cranico e frattura completa dell'omero, "ci sono due bei monconi ora" mi avevano detto i medici e vengo ricoverata. Era chiaro che la pratica di matrimonio si sarebbe bloccata per un po' perché io il 5 settembre invece di presentarmi all'ufficio dell'anagrafe ero in un letto di ospedale.
Passano i giorni e dopo essermi ripresa un pochino decidiamo di affrontare la situazione. E proprio come avevo previsto il documento che ora avevamo non veniva accettato. Abbiamo avuto uno scambio un po' nervoso, noi e l'addetta all'anagrafe, e siamo usciti dall'ufficio da perdenti, con il nostro documento secondo lei inutilizzabile in mano.
Il mio bello esce a fare una corsetta per scaricare i nervi ed io mi metto davanti al computer a cercare i riferimenti dei vari regolamenti europei per dimostrare all'ufficio anagrafe che il nostro documento era proprio quello che serviva. Trovo tutto e scrivo una mail...e proprio mentre scrivevo la mail arriva un messaggio dell'ufficio anagrafe che aveva controllato meglio i regolamenti e che il nostro documento poteva venire accettato. Potevamo tornare da loro e consegnare il documento. E la realtà è che grazie ad un ulteriore regolamento noi il viaggio per andare a prendere il certificato potevamo anche risparmiarcelo! Vabbe'! Comunque, vediamo il lato positivo, avevamo fatto un passo avanti.
Ormai sembrava fatta, facciamo le pubblicazioni e fissiamo una data, il 12 dicembre 2022. C'era un po' di tempo per migliorare la situazione con la spalla e con un po' di fortuna far sparire la borsa nera di sangue che si era creata sotto l'occhio causa la testata che avevo dato contro l'asfalto con la caduta dalla bici.
I giorni passano, la data si avvicina e riesco anche a trovare un vestito :-).
E qui succede l'incredibile! Sei giorni prima del giorno del matrimonio ci chiama il comune per dire che il matrimonio non si poteva fare causa malattia di una persona che doveva preparare i documenti. Ma si può? Non ci credevo! Mi chiedevano se andava bene celebrarlo il 19 dicembre. La data non mi piaceva molto, primo perché non l'avevamo scelta noi ma loro e secondo perché il numero 19 non mi diceva proprio niente. Parlando con il mio bello avevo detto, se non lo possiamo fare il 12 allora voglio farlo il 22! Ma accettiamo per non rischiare di dover rimandare il matrimonio fino a gennaio.
Il 12 dicembre, giorno che avevamo scelto per sposarci andiamo invece a sciare a Millegrobbe e passiamo una bellissima giornata all'aperto, qui il post.
Finita la sciata ci sediamo in macchina per avviarci verso casa e arriva una telefonata! Di nuovo qualcuno dal comune che imbarazzatissimo ci chiedeva scusa ma ci comunicava che dovevamo di nuovo spostare la data, il 19 non andava più bene. Non era possibile, mi sembra spesso di vivere situazioni così assurde da non essere vere! Però allo stesso tempo si apriva la possibilità di sposarci il 22 come avevo detto al mio bello qualche giorno prima! 22 dicembre 2022, dopo 22 anni di convivenza quella data sembrava segnare una continuazione perfetta.
Ci saremmo presentati lì il 22, non avremmo accettato altri rinvii, quella era la nostra data e non si poteva più cambiare!
E finalmente un anno fa, quel pomeriggio, circondati dalla neve, tra le ormai "nostre" montagne, diventammo marito e moglie ;-).
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